Supermercati aperti fino alle 22 e nei bar si potrà tornare anche solo per un caffè, ma con l'obbligo di consumare a casa o in ufficio. La fase 2 di Roma inizia...
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Coronavirus Roma, per i negozi tre fasce orarie: forni aperti per primi, poi vestiti e librerie
Coronavirus, Fase 2: cosa potremo fare? Negozi dall’11 maggio, ristoranti dal 18. Trasporti, bambini, anziani, mascherine, autocertificazioni
LE NUOVE REGOLE
Ieri in un doppio video-vertice tra la Regione e le principali organizzazioni di categoria sono state fissate le linee guida per il take-away, ovvero la possibilità per i clienti di ritirare cibo e bevande direttamente nei locali (oggi è ammessa solo la modalità di consegna a domicilio). La formula a portar via non riguarderà soltanto i ristoranti, ma anche i bar, le gelaterie, le pizzerie classiche e al taglio. Da lunedì quindi si potrà tornare a bere un cappuccino schiumato dal barista preferito, ma non si potrà consumare all'interno del locale o nei paraggi, col rischio di creare assembramenti. «La Regione per la prima volta ha accettato la possibilità di far riaprire i bar non solo per le consegne a domicilio - spiega Valter Giammaria, presidente della Confesercenti di Roma - si potrà tornare ad ordinare cappuccino e cornetto, ma con la prescrizione di ritirarlo al bar e consumarlo a casa o in ufficio». Per quanto riguarda il gelato, si potrà ritirare al locale, ma solo in vaschetta: niente coni e coppette, per quelli bisogna ancora pazientare.
IL 18 MAGGIO
Si potrà andare a ritirare il cibo al ristorante non solo su prenotazione: «I clienti potranno entrare dentro il locale - spiegano le associazioni del settore - si potrà accedere uno per volta, per ordinare sul posto, anche senza averlo fatto a casa». Per la riapertura totale di bar e ristoranti, anche con il servizio al bancone o al tavolo, ballano due date: il primo giugno, che è l'orizzonte temporale indicato dal premier Giuseppe Conte. E il 18 maggio, la data di riapertura suggerita dalle organizzazioni del comparto. Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ieri ha annunciato che «dal 18 ci potranno essere scelte differenziate tra le regioni sulle riaperture delle attività. Più i contagi andranno giù, più la sanità territoriale sarà in sicurezza, più si potrà riaprire secondo un monitoraggio» che farà capo al ministero della Salute. Anche nel Lazio quindi alcune scadenze potrebbero essere anticipate, ma in Regione ieri spiegavano che è ancora troppo presto per ipotizzare i settori coinvolti. Le tolette cani dovrebbero riattivarsi subito: una norma interpretativa è attesa per oggi.
Non solo supermercati: anche altri negozi potrebbero rimanere aperti fino alle 22. Dipenderà da quando alzeranno la serranda di mattina. L'assessore alle Attività produttive del Campidoglio, Carlo Cafarotti, sta lavorando a un piano di aperture scaglionate diviso in 3 o 4 fasce orarie. Ieri intanto alcuni commercianti di Ostia hanno contestato la sindaca Virginia Raggi, arrivata sul litorale per l'inaugurazione di un banco solidale al mercato Appagliatore. «Non ci ha ricevuto, ma simbolicamente abbiamo consegnato le chiavi delle nostre attività - spiega uno dei negozianti - per chiederle di aiutarci a riaprire, quando sarà il momento, in condizioni di normalità».
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Il Messaggero