L'emergenza poteva essere prevenuta. Per il caso dello scooterista travolto e ucciso da un cinghiale a un passo da Vigna Clara, potrebbero esserci responsabilità da parte del...
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LE DENUNCE
Il fascicolo aperto a piazzale Clodio, per ora, resta senza titolo di reato e senza indagati, ma presto si protebbero configurare i reati di omissioni di atti d'ufficio e omicidio colposo. i militari potrebbero nel frattempo accertare dove si nascondono i branchi di cinghiali che da mesi stanno terrorizzando i quartieri a ridosso della Cassia, e che, soprattutto, la notte diventano particolarmente pericolosi per i passanti, ma anche per automobilisti e scooteristi, come ha dimostrato la morte assurta di Nazzareno Alessandri.
Anche il Codacons aveva rivolto un appello agli inquirenti. «Roma si è trasformata in zoo a cielo aperto dove nessuno interviene» riporta l'esposto presentato nei giorni scorsi in procura. «Si chiede quindi di aprire una indagine sull'incidente verificando le responsabilità del Comune di Roma, dei vigili urbani e delle Guardie zoofile per omissione di atti d'ufficio e concorso negli eventuali reati che saranno ravvisati». Intanto l'emergenza resta alta. Il vicepresidente della commissione Sicurezza e Ambiente del XV Municipio, Marcello Ribera (Pd), sempre dopo l'incidente mortale aveva denunciato che sull'argomento cinghiali in libertà «era stato avviato un tavolo con la Prefettura, poi accantonato». Dal presidente del Parco di Veio, Giacomo Sandri è arrivata la promessa: «Ridurremo i cinghiali di almeno 300 unità». La Lav, intanto, ha rilanciato la notizia di due cronisti che avrebbero dato del pane ad un cinghiale all'interno della recinzione del Parco dell'Insugherata per spingere l'animale ad uscire, per poi provare con un filmato la pericolosità per i residenti. «Un gesto irresponsabile. Il rischio è reale, non serve alimentarlo».
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Il Messaggero