Roma, investito e ucciso da un cinghiale, parco di Veio finisce sotto inchiesta

Roma, investito e ucciso da un cinghiale, parco di Veio finisce sotto inchiesta
di Adelaide Pierucci
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Giovedì 6 Aprile 2017, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 10:51

L'emergenza poteva essere prevenuta. Per il caso dello scooterista travolto e ucciso da un cinghiale a un passo da Vigna Clara, potrebbero esserci responsabilità da parte del Campidoglio e dei gestori dei parchi dell'area. Il sostituto procuratore Marcello Monteleone, titolare del fascicolo sull'incidente mortale, ha delegato gli investigatori dei carabinieri forestali di accertare eventuali falle nelle recinzioni nei parchi di Roma Nord, a partire dal confinante parco di Veio, ed inoltre di ricostruire le normative che regolamento la sicurezza in materia e soprattutto a chi spetti farle rispettare. La notte del 17 marzo, Nazzareno Alessandri, 49 anni, era alla guida del suo scooter, viaggiava sul tratto buio di via della Inviolatella Borghese, un grosso cinghiale che correva nel senso di marcia opposto lo ha travolto, catapultandolo a una decina di metri. Nell'impatto il casco era volato via, in ospedale non c'è stato nulla da fare.

LE DENUNCE
Il fascicolo aperto a piazzale Clodio, per ora, resta senza titolo di reato e senza indagati, ma presto si protebbero configurare i reati di omissioni di atti d'ufficio e omicidio colposo. i militari potrebbero nel frattempo accertare dove si nascondono i branchi di cinghiali che da mesi stanno terrorizzando i quartieri a ridosso della Cassia, e che, soprattutto, la notte diventano particolarmente pericolosi per i passanti, ma anche per automobilisti e scooteristi, come ha dimostrato la morte assurta di Nazzareno Alessandri.
Anche il Codacons aveva rivolto un appello agli inquirenti. «Roma si è trasformata in zoo a cielo aperto dove nessuno interviene» riporta l'esposto presentato nei giorni scorsi in procura. «Si chiede quindi di aprire una indagine sull'incidente verificando le responsabilità del Comune di Roma, dei vigili urbani e delle Guardie zoofile per omissione di atti d'ufficio e concorso negli eventuali reati che saranno ravvisati». Intanto l'emergenza resta alta. Il vicepresidente della commissione Sicurezza e Ambiente del XV Municipio, Marcello Ribera (Pd), sempre dopo l'incidente mortale aveva denunciato che sull'argomento cinghiali in libertà «era stato avviato un tavolo con la Prefettura, poi accantonato». Dal presidente del Parco di Veio, Giacomo Sandri è arrivata la promessa: «Ridurremo i cinghiali di almeno 300 unità». La Lav, intanto, ha rilanciato la notizia di due cronisti che avrebbero dato del pane ad un cinghiale all'interno della recinzione del Parco dell'Insugherata per spingere l'animale ad uscire, per poi provare con un filmato la pericolosità per i residenti. «Un gesto irresponsabile. Il rischio è reale, non serve alimentarlo».