Roma, cassiere ruba i ticket al centro tumori (triplicava lo stipendio): «Ho difficoltà economiche». Condannato

Roma choc, cassiere ruba i ticket al centro tumori (triplicava lo stipendio): «Ho difficoltà economiche». Condannato
Triplicava lo stipendio con i soldi dei ticket versati dalle donne malate di tumore alla mammella. In meno di cinque mesi un cassiere dello sportello accettazioni di Palazzo...

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Triplicava lo stipendio con i soldi dei ticket versati dalle donne malate di tumore alla mammella. In meno di cinque mesi un cassiere dello sportello accettazioni di Palazzo Baleani - un centro per la senologia del Policlinico Umberto I in Corso Vittorio Emanuele - alleggerendo le buste numerate e sigillate con le quali avrebbe dovuto consegnare gli incassi giornalieri, ha rubato 15mila euro. Una media di tremila al mese, il doppio del suo stipendio di base, 1.500 euro. Walter Bianchini, 50 anni, l'impiegato infedele e noncurante della sanità al collasso, ieri, è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione (con sospensione della pena) per il reato di peculato, anche se ha restituito parte della somma. «Ho difficoltà economiche», ha ammesso alla fine, quando, non quadrando i conti della cassa ticket, i sospetti della direzione amministrativa si sono concentrati su di lui.

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La denuncia presentata dai vertici aziendali è finita sul tavolo del pm Giuseppe Deodato, che acquisiti gli accertamenti del nucleo di Polizia Economica Finanziaria delle Fiamme gialle, ha disposto il rinvio a giudizio dell'impiegato infedele. Il periodo sotto esame va da gennaio a maggio 2016. L'impiegato, addetto allo sportello per i ticket per il dipartimento ematologia e oncologia, preferiva i pagamenti in contanti. Ma confrontando le visite mediche eseguite e gli importi incassati, l'ufficio di ragioneria aveva constatato una mancata corrispondenza. Dei 45mila euro attesi ne erano stati versati solo 30mila. Il 2 febbraio sempre a piazzale Clodio si aprirà il processo per un'altra cassiera infedele, una dipendente dello sportello Cup, il centro unico di prenotazioni della Asl di via Largo Rovani, a Monte Sacro alto: rubava circa 15 euro al giorno. Per l'operatrice, dipendente di una ditta privata vincitrice della gestione dell'appalto Cup, il pm Laura Condemi, ha contestato il peculato.

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Il Messaggero