Roma, baracche in fiamme in campo nomadi, dopo dieci ore spunta un cadavere

Roma, baracche in fiamme in campo nomadi, dopo dieci ore spunta un cadavere
Giallo lungo il Tevere, alla Magliana. Un incendio che ha coinvolto alcune baracche sembrava non avere causato vittime. Invece, dopo dieci ore, è spuntato fra le lamiere e la...

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Giallo lungo il Tevere, alla Magliana. Un incendio che ha coinvolto alcune baracche sembrava non avere causato vittime. Invece, dopo dieci ore, è spuntato fra le lamiere e la vegetazione bruciata, una cadavere carbonizzato.








E’ la polizia ad indagare e sono tanti gli aspetti da chiarire. Cosa ha causato il rogo? E’ una morte accidentale o si tratta di omicidio? Perché nessuno ha segnalato durante i soccorsi che dall'accampamento mancava uno dei membri delle famiglie?



Tutto è iniziato stamattina alle 6,30, quando un furgone del reparto mobile della polizia nota il fumo provenire dal campo nomadi abusivo e chiama la centrale indicando il vicolo del Cappellaccio, una stradina, tortuosa che costeggia gli argini del Tevere.



Sul posto arriva la polizia, i vigili urbani e i vigili del fuoco. Con gli indranti spengono le fiamme. Cinque baracche sono andate distrutte e almeno 20 persone sono riuscite a mettersi in salvo. Nessuno di loro però ha chiamato i soccorsi. E nessuno ha segnalato che all'appello mancava un membro del campo. I vigili del fuoco mettono i sicurezza la zona, la polizia effettua gli ultimi rilievi.



Verso le 3 del pomeriggio, qualcuno si accorge dei resti di un corpo reso irriconoscibile dalle fiamme. I familiari allora raccontano alla polizia che il morto forse è un loro parente. Viene inviata la scientifica. Si tratterebbe di un giovane romeno di 27 anni, a riconoscerlo da alcuni effetti personali sarebbero stati proprio i genitori e la moglie.



Sul posto, nel pomeriggio, è arrivato un pool di investigatorim, squadra mobile compresa. La morte sembrerebbe apparentemente compatibile con l'incendio, visto che il cadavere è carbonizzato, ma solo un'autopsia potrà stabilire (forse) le cause esatte, perché l'uomo potrebbe anche essere stato ucciso prima e poi bruciato.



Non è ancora chiaro inoltre come si siano potute incendiare le baracche, e come mai il corpo del 27enne sia stato trovato, e riconosciuto come probabile membro della famiglia, solo dopo dieci ore.
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Il Messaggero