Il ritrovamento di un cadavere all'interno dello stadio Flaimonio riaccende le luci sulla struttura progettata tra il 1957 e il 1958 da Pier Luigi Nervi e dal figlio Antonio e...
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Dallo scorso anno inoltre è stato avviato uno studio della struttura dell'opera di Nervi con la Fondazione Getty di New York in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma e la Nervi Project Association con 150 mila Euro di fondi. Il piano è volto a promuovere, sostenere e indirizzare il successivo progetto di recupero nel rispetto della concezione originale nerviana e della sua funzione di stadio e impianto sportivo polivalente. «È un processo che richiede del tempo - spiega Elisabetta Margiotta Nervi, segretaria generale della Pierluigi Nervi Project Foundation - Stiamo lavorando di comune accordo col Campidoglio. Vogliamo porre le basi per dare uno strumento al Comune che permetta di costruire un bando o prescrizioni a chi rileverà il Flaminio per restaurarlo al meglio».
E se la Federugby fa sapere che «c'è sempre uno sguardo al Flaminio», l'assessore Frongia intanto comunica che «collaboriamo con il Coni. Lo Stadio Flaminio ci sta a cuore, abbiamo ereditato una situazione gravosa e stiamo cercando in tutti i modi di risolverla». Ma scoppia la polemica politica: «Lo Stadio Flaminio è ormai terra di nessuno», dice il consigliere capitolino Pd Antongiulio Pelonzi. E il senatore di Forza Italia Francesco Giro, chiede «al presidente del Coni Malagò di porre fine a questo scandalo». Di «immobilismo della giunta Raggi» parla Fdi mentre Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma,farà una interrogazione alla sindaca Raggi «per sapere lo stato dell'arte».
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Il Messaggero