Quasi 50mila domande presentate, ma in circa 6 mesi ne sono state lavorate appena 3mila. Risultato? Oltre 49mila romani attendono ancora da quasi 180 giorni il bonus affitto, lo...
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Roma, la beffa di Castel Romano: il Comune ora paga l'affitto ai rom illegali
Bonus spesa, 10mila in attesa a Roma: boom di domande in periferia
Dal I l’assessore alla Casa, Emanuele Monteverde: «Da mesi chiediamo al Campidoglio quante domande sono state lavorate e autorizzate: non abbiamo mai avuto risposte». Ed è proprio la cronistoria del provvedimento a descrivere i ritardi e il fallimento di una delle poche misure messe in campo dal Campidoglio per affrontare la crisi: il 9 aprile la Regione approva la delibera con la quale stanzia per tutto il Lazio 20 milioni di euro (12,1 soltanto per Roma Capitale) per il sostegno al pagamento dell’affitto, versati a Palazzo Senatorio pochi giorni dopo; il 27 aprile il Comune pubblica il bando per ottenere il buono (basta presentare un’autocertificazione sui propri guadagni, copia del documento e le ricevute degli ultimi tre pigioni pagati) con termine ultimo per la presentazione online della domanda al 18 maggio; l’8 maggio il dipartimento per le politiche abitative chiede di ampliare il personale a disposizione con 50 unità in più (ne arriveranno 12 soltanto tra giugno e luglio); il 13 agosto l’assessore capitolino alla Casa, Valentina Vivarelli, annuncia i primi mandati di pagamento.
Eppure da allora, e nonostante tutti questi mesi e le tante polemiche a mezzo stampa tra i due enti coinvolti, nessuno ha visto un becco di un quattrino. Dalle parti del Campidoglio, la situazione sarebbe così tesa che ad agosto l’ex direttrice del Dipartimento al Patrimonio e alle politiche abitative, Valeria Minniti, ha presentato le sue dimissioni, in polemica sia con l’assessore Vivarelli sia con Virginia Raggi, che l’aveva voluta in quel posto. Si vocifera anche che la dirigente, dopo lettere di fuoco inviate sia alla sindaca sia al responsabile del Personale del Campidoglio, abbia abbandonato l’incarico dopo essersi ritrovata con 12 addetti più, tutti inesperti e da formare, a fronte dei cinquanta chiesti.
UNA VENTINA DI TRAVET
Ma che cos’è successo in questi cinque mesi? Come detto, c’è innanzitutto un deficit di personale.
Il Messaggero