Con le loro ripetute incursioni notturne ai danni delle auto, depredate in pochi minuti di pneumatici e cerchioni, erano riusciti a togliere il sonno agli abitanti della zona che...
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Talmente nota in zona da essere conosciuta, ormai, come la “Banda del cerchio” e così fastidiosa tanto da causare una vera e propria psicosi collettiva, testimoniata dalle tante persone che in piena notte telefonavano alle forze dell’ordine per segnalare personaggi più o meno sospetti aggirarsi in strada. A fermare il lucroso business avviato da tre ventenni romani i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castel Gandolfo riusciti, infine, ad intercettare i ladri a pochi minuti dall’ultimo colpo: quattro pneumatici e relativi cerchi in lega nuovi nuovi sfilati ad una Fiat 500.
Il tentativo di darsi alla fuga, alla vista dei lampeggianti della Gazzella del radiomobile, veniva, infatti, neutralizzato dopo un breve inseguimento sulla via Anagnina. A bordo della Fiat Stilo utilizzata dai tre per i loro colpi i militari trovavano vari mattoni identici a quelli lasciati a sorreggere l’auto appena depredata e tutto il necessaire di attrezzi per lo smontaggio delle ruote. Dai primi riscontri e sulla base delle decine di denunce presentate da novembre ai giorni scorsi, dopo la convalida dell’arresto, adesso, le indagini puntano a risalire ai collegamenti della banda con il fiorente mercato dei pezzi di ricambio e se la banda agisse su “commissione” o per realizzare una sorta di magazzino che spaziava dalle utilitarie alle macchine extra lusso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero