Roma, l'ultimo colpo della “Banda del cerchio”: tre ventenni arrestati

Roma, l'ultimo colpo della “Banda del cerchio”: tre ventenni arrestati
Con le loro ripetute incursioni notturne ai danni delle auto, depredate in pochi minuti di pneumatici e cerchioni, erano riusciti a togliere il sonno agli abitanti della zona che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Con le loro ripetute incursioni notturne ai danni delle auto, depredate in pochi minuti di pneumatici e cerchioni, erano riusciti a togliere il sonno agli abitanti della zona che gravita intorno all’Anagnina. Un’area vastissima racchiusa tra il Raccordo anulare, all’altezza del mega store dell’Ikea, Morena, Ciampino e le strade che portano ai Castelli, diventata in pochi mesi terreno di caccia di una organizzatissima banda di giovani predoni.


Talmente nota in zona da essere conosciuta, ormai, come la “Banda del cerchio” e così fastidiosa tanto da causare una vera e propria psicosi collettiva, testimoniata dalle tante persone che in piena notte telefonavano alle forze dell’ordine per segnalare personaggi più o meno sospetti aggirarsi in strada. A fermare il lucroso business avviato da tre ventenni romani i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castel Gandolfo riusciti, infine, ad intercettare i ladri a pochi minuti dall’ultimo colpo: quattro pneumatici e relativi cerchi in lega nuovi nuovi sfilati ad una Fiat 500.

Il tentativo di darsi alla fuga, alla vista dei lampeggianti della Gazzella del radiomobile, veniva, infatti, neutralizzato dopo un breve inseguimento sulla via Anagnina. A bordo della Fiat Stilo utilizzata dai tre per i loro colpi i militari trovavano vari mattoni identici a quelli lasciati a sorreggere l’auto appena depredata e tutto il necessaire di attrezzi per lo smontaggio delle ruote. Dai primi riscontri e sulla base delle decine di denunce presentate da novembre ai giorni scorsi, dopo la convalida dell’arresto, adesso, le indagini puntano a risalire ai collegamenti della banda con il fiorente mercato dei pezzi di ricambio e se la banda agisse su “commissione” o per realizzare una sorta di magazzino che spaziava dalle utilitarie alle macchine extra lusso.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero