Il chiosco delle grattachecche abbandonate, simbolo della Roma di oggi

Il chiosco delle grattachecche abbandonate, simbolo della Roma di oggi
Quale immagine rappresenta la Roma di oggi? Francesca mostra un video che lei stessa ha ripreso a piazza Ponte Lungo: è un chioschetto ai margini della strada, chiuso....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Quale immagine rappresenta la Roma di oggi? Francesca mostra un video che lei stessa ha ripreso a piazza Ponte Lungo: è un chioschetto ai margini della strada, chiuso. È ingabbiato da reti metalliche, a protezione dei passanti, o forse a protezione del chiosco stesso, chissà. Le saracinesche abbassate sono coperte dagli inevitabili, insignificanti graffiti, scarabocchi del solito ignoto che confonde la via Appia con Brooklyn. In alto l’insegna “grattachecche”, tutta in maiuscolo. Intorno c'è il paesaggio desolante delle semiperiferie capitoline, marciapiedi rotti, erbacce ad altezza ginocchio, spazzatura quanto basta sparpagliata qua e là.

«Ecco, questa è Roma» dice polemicamente Francesca, che è umbra d'origine ma vive e lavora qui da tanti anni, ed è diventata insofferente alle sciatterie di quella che ormai è anche la sua città. «Le transenne intorno al chiosco saranno lì da un’eternità, come dimostra il sottobosco di arbusti, muschi e licheni che riveste la carcassa della casetta. Il grattacheccaro, una cosa bella che aveva Roma, sparisce, ma lascia in eredità un rottame». Il baracchino abbandonato sull’Appia, se resterà lì ancora a lungo, un giorno potrebbe diventare un rudere, e magari anche acquistare un certo fascino, come le altre rovine romane. Nel frattempo però va catalogato tra i rifiuti, e anche quelli a Roma non mancano.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero