Il chiosco delle grattachecche abbandonate, simbolo della Roma di oggi

Il chiosco delle grattachecche abbandonate, simbolo della Roma di oggi
di Pietro Piovani
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Lunedì 29 Maggio 2023, 01:36

Quale immagine rappresenta la Roma di oggi? Francesca mostra un video che lei stessa ha ripreso a piazza Ponte Lungo: è un chioschetto ai margini della strada, chiuso. È ingabbiato da reti metalliche, a protezione dei passanti, o forse a protezione del chiosco stesso, chissà. Le saracinesche abbassate sono coperte dagli inevitabili, insignificanti graffiti, scarabocchi del solito ignoto che confonde la via Appia con Brooklyn. In alto l’insegna “grattachecche”, tutta in maiuscolo. Intorno c'è il paesaggio desolante delle semiperiferie capitoline, marciapiedi rotti, erbacce ad altezza ginocchio, spazzatura quanto basta sparpagliata qua e là.

«Ecco, questa è Roma» dice polemicamente Francesca, che è umbra d'origine ma vive e lavora qui da tanti anni, ed è diventata insofferente alle sciatterie di quella che ormai è anche la sua città. «Le transenne intorno al chiosco saranno lì da un’eternità, come dimostra il sottobosco di arbusti, muschi e licheni che riveste la carcassa della casetta. Il grattacheccaro, una cosa bella che aveva Roma, sparisce, ma lascia in eredità un rottame». Il baracchino abbandonato sull’Appia, se resterà lì ancora a lungo, un giorno potrebbe diventare un rudere, e magari anche acquistare un certo fascino, come le altre rovine romane. Nel frattempo però va catalogato tra i rifiuti, e anche quelli a Roma non mancano.
 

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