È una poltrona che scotta, se è vero che da quando i grillini sono approdati in Campidoglio, l'Anticorruzione comunale ha cambiato in media un capo ogni quattro...
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Insomma l'incarico è delicato e Raggi non vuole sbagliare. L'idea di cercare fuori da Palazzo Senatorio le è venuta giusto 24 ore prima che scattassero gli arresti per Tor di Valle, il 12 giugno. Quel giorno il dipartimento Risorse Umane ha avviato un bando per pescare tra i dirigenti di altre amministrazioni pubbliche il nuovo responsabile della direzione Trasparenza e Anticorruzione del Campidoglio. Si sono offerti in quattro e nelle prossime settimane la sindaca prenderà una decisione.
Nessuno, tra i 194 dirigenti interni del Comune di Roma, è stato giudicato adeguato per l'incarico o quantomeno, chi aveva il profilo giusto, era già stato assegnato a un'altra mansione. È stata la stessa Raggi, poche settimane fa, a chiedere agli uffici del Personale di «avviare idonee procedure tese a colmare le carenze, anche alla luce del fatto che la procedura di interpello avviata tra i dirigenti di ruolo dell'amministrazione non ha dato luogo alla copertura» di tutte le posizioni, a partire da quella dell'Anticorruzione.
POLTRONA CHE SCOTTA
L'ultimo responsabile, nominato a marzo, è Gianluca Viggiano, che però ha ricevuto l'incarico ad interim, dovendo guidare anche un altro ufficio nel Segretariato generale del Campidoglio. Prima di lui, da quando Raggi si è insediata a Palazzo Senatorio, l'Anticorruzione capitolina ha avuto altri quattro responsabili. La prima, Antonella Petrocelli, scelta dal prefetto Tronca, lasciò quasi subito. Poi toccò a Mariarosa Turchi, rimasta in carica fino alla primavera del 2017. È lei la dirigente a cui Raggi avrebbe mentito, secondo la Procura di Roma, sulla promozione del fratello di Raffaele Marra, vicenda per cui è appena iniziato il processo con la sindaca imputata. Turchi pagò anche lo scotto di una relazione, spedita all'Anac di Raffaele Cantone, in cui si annotava che, nonostante il cambio di amministrazione, «in Campidoglio si registrano tuttora episodi corruttivi». Dopo di lei arrivò Maria Luigia Sabato, altra dirigente interna di grande esperienza. Ma durò poche settimane. A luglio dell'anno passato si è insediata Cristiana Palazzesi, ma appena nominata la sua poltrona iniziò subito a traballare perché, all'epoca, venne sfiorata dall'inchiesta della Procura sugli appalti al dopolavoro dell'Atac, la partecipata di cui era stata consigliera di amministrazione dal 2013 al 2014, inchiesta poi archiviata. A marzo è arrivato Viggiano, ora si cambia di nuovo. Tocca a un esterno, chissà per quanto.
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Il Messaggero