Roma, scure dell'Anac sui fedelissimi di Raggi: via Marra, a Romeo stipendio tagliato

Marra
Il Comune di Roma non ha un regolamento che stabilisca modalità e retribuzioni per i dipendenti che ottengano un ruolo nel Gabinetto del sindaco. E così, la scure...

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Il Comune di Roma non ha un regolamento che stabilisca modalità e retribuzioni per i dipendenti che ottengano un ruolo nel Gabinetto del sindaco. E così, la scure dell'Anac torna a colpire il Campidoglio con i nuovi pareri. Questa volta i contratti da rivedere, dopo la bocciatura dell'oramai ex capo di Gabinetto Carla Romana Raineri, sono quelli di Salvatore Romeo e Raffaele Marra, rispettivamente capo della segreteria politica del sindaco e vice capo di Gabinetto della Raggi.


Va meglio per l'oramai dimissionario assessore al Bilancio Marcello Minenna e per l'assessore ai Rifiuti Paola Muraro che, travolta dalla bufera giudiziaria, almeno dal punto di vista formale e contrattuale non sembra avere problemi. Il sindaco gioca d'anticipo: per Romeo e Marra, la Raggi ha trovato rimedio prima di diffondere la decisione dell'Anac che muoveva rilievi sull'ingaggio: al primo, fuori dal Gabinetto, verrà «ricollocato in altra posizione», al secondo verrà tagliato lo stipendio.

ILLEGITTIMITÀ
Secondo l'autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone, l'articolo 90 del Testo unico degli enti locali (Tuel), in base al quale Salvatore Romeo ha ottenuto un'aspettativa dall'amministrazione con uno stipendio di 40mila euro lordi per ottenere dal sindaco un incarico da 120mila, stabilisce che le cariche del Gabinetto siano attribuite e retribuite secondo quanto prescritto da un Regolamento dell'Ente. Un documento nel quale vengono fissati i criteri su chi e come possa essere assunto a tempo determinato o indeterminato. Ma il comune di Roma non ha mai regolato la materia. Lo stesso vale per Marra, anche lui in aspettativa ma per lo meno da un ruolo di dirigente e non da funzionario di settimo livello.

Per questo, nella richiesta di parere all'Authority, il sindaco ha fatto riferimento al regolamento del Comune di Firenze, l'unico prodotto dall'Amministrazione capitolina nell'istruttoria. E se da un lato il precedente fiorentino gioca a vantaggio degli attori della vicenda, con un precedente simile a quello di Romeo, dall'altro l'Anac rileva la mancanza di quelle norme per il Campidoglio, ossia di principi che regolino con criteri precisi l'assunzione negli uffici alle dirette dipendenze del sindaco. Circostanze che, a un primo esame dell'Anticorruzione, rendono la nomine di Romeo e Marra illegittime.

IL BONUS ECONOMICO
Per l'Anticorruzione, il bonus economico garantito ai due dipendenti dell'amministrazione che hanno preso l'aspettativa per entrare nello staff di Raggi, l'attribuzione del bonus economico sarebbe possibile ma non obbligatoria, come invece sostiene il Comune di Roma. E in ogni caso la somma devrebbe essere quantificata secondo criteri di ragionevolezza.

LE ALTRE NOMINE

L'Anac non rileva invece anomalie in merito alla nomina di Paola Muraro, sulla quale sta invece lavorando la magistratura, nessuna inconferibilità né incompatibilità. Mentre, sull'oramai passato incarico all'assessore al Bilancio Minenna, il parere non è del tutto negativo: l'incarico è avvenuto senza le necessarie autorizzazioni da parte della Consob, ente del quale Minenna era dipendente, ma la successiva aspettativa, concessa dall'Autorithy sulla Borsa, se pure tardiva, avrebbe sanato la situazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero