Roma, ai Musei in musica oltre ventimila visitatori

Tutti in fila per lo spettacolo ai Musei Capitolini
Una notte per ascoltare la musica in musei, fondazioni, aree archeologiche. Grande partecipazione nella notte di sabato per la nona edizione di Musei in musica: porte aperte...

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Una notte per ascoltare la musica in musei, fondazioni, aree archeologiche. Grande partecipazione nella notte di sabato per la nona edizione di Musei in musica: porte aperte di trenta siti artistici tra Musei Civici e altri spazi culturali che hanno aderito all'inizitiva, come la Casa dell'Architettura, l'Accademia di Francia Villa Medici, il Vittoriano, il Museo Ebraico e l'Auditorium e Palazzo delle Esposizioni. Oltre 20.000 persone hanno partecipato all'iniziativa. Chi vive a Roma e i turisti hanno potuto ammirare le mostre e assistere a concerti ed eventi in programma (più di cento repliche di spettacoli dal vivo), con ingresso gratuito o a 1 euro. Tra i siti più visitati i Musei Capitolini: 3.000, poi Museo dell'Ara Pacis (1.100), Mercati di Traiano (1.050), Museo di Roma (1.000), Centrale Montemartini, (900), Casina delle Civette - Musei di Villa Torlonia (900), Casa dell'Architettura (900) Casa del Jazz (600).  «Il dato è positivo: perché oltre ventimila persone hanno aderito all'iniziativa, durante il ponte dell'Immacolata e nonostante il forte freddo. Sono soddisfatto del risultato, Musei in Musica fa parte delle attività che con le istituzioni culturali stiamo organizzando per rendere i diversi luoghi diffusi nella città, di cui i Musei sono una parte e le Biblioteche un'altra dei presidi culturali - commenta il vicesindaco con delega alla Crescita culturale Luca Bergamo - dove le persone possono godere in senso ampio della creatività contemporanea e del patrimonio culturale. Fare musica nei musei è un modo per unire queste due dimensioni: il patrimonio che riceviamo in eredità e quello che progressivamente costruiamo noi e che lasciamo in eredità ai posteri. Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato all'evento dai custodi dei musei, a Zètema, agli artisti». 
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Il Messaggero