Roberto Benigni gira Pinocchio a Palo Laziale, ma nei panni di Geppetto è irriconoscibile

Benigni in una foto con Bernardo Bertolucci
«Scusi, ma lei è Roberto Benigni?». Difficile ma non impossibile riconoscerlo. Barba lunga e bianca, aspetto trasandato. La curiosità di Laura è...

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«Scusi, ma lei è Roberto Benigni?». Difficile ma non impossibile riconoscerlo. Barba lunga e bianca, aspetto trasandato. La curiosità di Laura è stata pienamente soddisfatta: «Sì, sono proprio io». Non si è tirato indietro l’attore comico che stava interpretando Geppetto nella splendida cornice del borgo antico di Palo, a Ladispoli. È un’area a cui ci tengono molto i cittadini. Anche l’altro pomeriggio ciclisti e amanti del jogging stavano percorrendo via Corrado Melone improvvisamente trasformata in un set. «C’erano tanti camion, jeep, persone che correvano da una parte all’altra ma non so perché», è invece il commento di un runner forse distratto. Fugato ogni dubbio.


Benigni si trovava a Ladispoli per girare una scena di “Pinocchio”, opera del regista Matteo Garrone. Un cast d’eccezione: Gigi Proietti nel ruolo di Mangiafuoco, Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo nei panni del gatto e la volpe con il burattino di legno interpretato da Federico Ielapi, giovanissimo attore romano di 8 anni. Protagonista sempre il borgo di Palo, location che da oltre mezzo secolo viene scelta dai registi italiani. Mario Soldati girò “Il sogno di Zorro” nel 1952 e “I tre corsari”. Nel 1953 Palo ispirò il collega Raffaello Matarazzo cimentatosi con “La nave delle donne maledette”. Benigni, che a Ladispoli è arrivato per completare l’ultimo ciak in queste ore continuerà a recitare sulle coste laziali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero