Addio a Rina, la sarta di Trastevere che cuciva i pantaloni a Berlinguer

Laura Del Pio aveva 99 anni

Addio a Rina, la sarta di Trastevere che cuciva i pantaloni a Berlinguer
«Vorrei un funerale con le bandiere rosse - aveva ripetuto più volte, negli ultimi mesi, a figli e nipoti - e tutte le compagne e i compagni a salutamme»....

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«Vorrei un funerale con le bandiere rosse - aveva ripetuto più volte, negli ultimi mesi, a figli e nipoti - e tutte le compagne e i compagni a salutamme». È stata questa l'ultima richiesta di Rina la pantalonaia, al secolo Laura Del Pio, militante del Partito comunista sin da giovanissima e storica sarta di Trastevere, dove viveva nella sua casa-bottega a vicolo del Cinque, che domenica si è spenta all'età di 99 anni.


Aveva cominciato a lavorare a 5 anni, senza fermarsi fino ai 95. Nella sua bottega aveva ospitato figure celebri della politica e della cultura. «Quando Isabel Allende si rifugiò in Italia, a Roma la portarono da Rina per qualche notte» racconta la giornalista Vittoria Iacovella, compagna di Alessandro, nipote di Rina, che in un post su Facebook ha ricordato commossa la «nonna acquisita». Ma anche Enrico Berlinguer, Walter Veltroni e Massimo D'Alema erano andati a trovarla nella sua casa a Trastevere. «Quando si iscrisse al partito senza chiedere il permesso - continua Iacovella - il marito si arrabbiò, poi gli passò e fece come lei».

 

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Ora l'avrà, nei prossimi giorni, la cerimonia laica che, atea convinta, aveva chiesto ai parenti. La bandiera con la falce e il martello - anche se «per trovarla l'abbiamo dovuta comprare su Amazon» racconta la giornalista - la accompagnerà sul feretro sfilando per le strade di Trastevere, tra i muri attraversati dalle eriche fino a un portoncino al numero 12 di vicolo del Cinque. «Una casa poverissima, ma dove erano sempre pronti gli spaghetti all'amatriciana per chiunque passasse di lì». La commemoreranno così, quella donna «ironica, acuta e testarda» che «partecipava alle manifestazioni, lottando per i diritti» e «fuggiva dalla celere che a quei tempi era a cavallo e menava con le catene».


E che ora, dopo essersene andata in silenzio domenica prima dell'alba - conclude la giornalista - nei ricordi di chi l'ha amata rimarrà per sempre con quell'immagine: intenta «a puntellare le stelle per bene» sulla bandiera in cui così fermamente credeva, «e a fare l'orlo ai pantaloni di Berlinguer».
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Il Messaggero