Rifiuti, droni per individuare e multare chi sporca: la strategia del Comune

Protocollo tra Campidoglio e carabinieri per dare la caccia a chi scarica immondizia nelle strade

Rifiuti, droni per individuare e multare chi sporca: la strategia del Comune
Rifiuti scaricati nelle strade: il futuro sono i droni, perché le vecchie fototrappole non bastano più per scoprire gli incivili. E non soltanto perché a...

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Rifiuti scaricati nelle strade: il futuro sono i droni, perché le vecchie fototrappole non bastano più per scoprire gli incivili. E non soltanto perché a disposizione dei singoli gruppi della polizia locale sono a disposizione una sessantina di dispositivi, con i quali si vuole coprire una megalopoli di quasi 1.300 chilometri quadrati. L’hanno spiegato bene i carabinieri del Noe ai vigili e ai funzionari del dipartimento Ambiente del Comune, durante una riunione operativa della scorsa settimana.

Anzi, non vale neppure la pena di fermare lo zozzone di turno, una volta scoperto mentre abbandona elettrodomestici, mobili o calcinacci dove è vietato: invece va seguito, anche con l’utilizzo di droni, perché in quasi due casi su tre a gettare i rifiuti dove non si dovrebbe, sono piccole ditte specializzate nello smaltimento illegale di ingombranti. 


Lo scorso dicembre il Campidoglio e il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per «potenziare le attività di prevenzione e contrasto alle irregolarità amministrative e ai reati ambientali nella gestione dei rifiuti urbani». È questo il fulcro della nuova strategia del Comune per intervenire su un fenomeno sempre più diffuso a Roma e che vede ogni anno l’abbandono illegale di 4.300 tonnellate di materiale ingombrante e spesso altamente inquinante. In primo luogo, le fiamme ore formeranno gli uomini della polizia locale e gli agenti accertatori di Ama per controllare le zone dove storicamente si formano piccole discariche a cielo aperto. Parliamo del VI Municipio - in primis l’area delle Torri a Tor Bella Monaca- dell’Ardeatina nei pressi del Divino Amore, della Cassia all’ingresso nel territorio di Roma, del lungomare di Ostia verso la fontana dello Zodiaco, di Malagrotta o di via Colli della Farnesina.


DATABASE E MULTE


Sempre i carabinieri metteranno a disposizione le loro telecamere e il loro database, che si interfacceranno con gli impianti di videosorveglianza e le fototrappole dei vigili. Tutti i dati saranno lavorati dalle due centrali operativi per scoprire chi scarica illegalmente i rifiuti e aumentare il numero delle sanzioni. Come detto, saranno utilizzati anche i droni e non soltanto per individuare le discariche abusive: saranno messi in volo anche per “inseguire” gli zozzoni. Sono previsti poi pattugliamenti congiunti, anche perché gli uomini oggi a disposizione - come dimostrano le continue e mai esaudite richieste in questa direzione da parte di Ama o della giunta del VI Municipio - sono pochi: neppure una decina a gruppo sono destinati esclusivamente a questa attività. Senza dimenticare che, come denunciano i sindacati degli agenti, gruppi speciali come il Nad (Nucleo Ambiente e Decoro) vedono impegnato meno personale rispetto al passato. Infine, entro il 2024, saranno raddoppiati gli agenti accertatori di Ama: passeranno dagli attuali 50 a 100.
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Il Messaggero