Addio ai termovalorizzatori di Colleferro: al loro posto impianti senza combustione che trattino 'a freddò i materiali che provengono dai tmb, per muovere un passo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE: L’ultimatum del ministro a Zingaretti: piano rifiuti o arriva il commissario
L'idea su cui governatore e ministro hanno trovato un asse è dunque quella di non bruciare più rifiuti nei discussi impianti in provincia di Roma: Zingaretti intende invece «individuare in quel sito un impianto moderno che trattando e rimettendo nel sistema i materiali provenienti dai tmb abbassa la quantità di conferimento. Il rifiuto diventa una risorsa da rimettere nel circolo. Una soluzione innovativa - ha proseguito il governatore - che può essere risolutiva per l'equilibrio del sistema Lazio». Costa sembra toccato sulle corde giuste: «Superare il concetto di incenerimento è una cosa che gradisco. Su questo ci siamo avvicinati molto» ha commentato il ministro, che ha trovato con Zingaretti una convergenza anche sull'imminente sottoscrizione del Piano per la qualità dell'aria. Clima dunque di esplicita cordialità tanto da suscitare un tweet sardonico dei pentastellati regionali: «Dal no all'inceneritore al Piano aria - ha scritto il gruppo guidato da Roberta Lombardi - È bastata un'ora con Costa per far rinsavire Zingaretti sulle politiche ambientali». «L'unica che deve rinsavire è Virginia Raggi - la replica del vicesegretario del Pd Lazio Enzo Foschi - da cui Costa e Zingaretti aspettano da anni le aree di Roma e dell'area metropolitana, da fornire per legge, dove collocare gli impianti».
Sul tema Costa era già intervenuto stamattina alla Camera, rimarcando in effetti tra le criticità del sistema romano e laziale «la mancata definizione delle aree idonee a colmare il deficit impiantistico», ma si è detto nel pomeriggio «moderatamente ottimista»: è necessario adesso «stringere gli spazi di interpretazione normativa e amministrativa».
Il Messaggero