Esercito e forze dell'ordine per blindare i grandi impianti che trattano e smaltiscono l'immondizia della Capitale. Almeno quattro siti sotto scorta: il Tmb di Rocca...
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Raggi su Fb: «Altri due incivili beccati a scaricare rifiuti vicino ai cassonetti, segnalati da un cittadino» Video
Nella riunione di Palazzo Valentini, a cui dovrebbe partecipare la sindaca Virginia Raggi, verrà formalizzato il percorso con cui arrivare, in tempi brevi, alla presenza di militari, polizia e carabinieri davanti ai grandi impianti dei rifiuti di Roma. Sarà creato un tavolo per stilare la short list dei siti da vigilare con la forza pubblica. E ad avere la parola finale sull'operazione dovrebbe essere il nuovo prefetto, tra poche settimane.
È stato il Campidoglio a chiedere di blindare gli impianti. Raggi, dopo l'incendio del Salario e dopo il rogo che a fine marzo ha colpito anche il centro di Rocca Cencia, ha ventilato l'ipotesi di un sabotaggio ai danni dell'amministrazione. Anche il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha parlato di «un attacco al sistema», convinto che «ciò che è avvenuto sia sospetto, perché potrebbe mettere in ginocchio Roma e il sistema di raccolta dei rifiuti che si sta realizzando». Per questo l'argomento sarà affrontato domani in Prefettura, dove si discuterà anche delle occupazioni abusive e degli immobili a cui dare priorità per gli sgomberi (resta fuori CasaPound, dato che l'Agenzia del Demanio, proprietaria del palazzo di via Napoleone III, non ha ancora formalizzato una denuncia).
LA NOMINA
Per l'Ama, intanto, la prossima settimana dovrebbe essere quella buona per la nomina del nuovo Cda, a due mesi dalla cacciata dell'ex presidente Lorenzo Bagnacani. Sistemati i vertici della partecipata, Raggi dovrebbe nominare entro fine aprile il nuovo assessore ai Rifiuti e quello al Verde, a tre mesi dalle dimissioni di Pinuccia Montanari.
Intanto la più grande municipalizzata dei rifiuti d'Italia, quasi 8mila dipendenti, non ha ancora il nuovo contratto di servizio. «È terminato l'iter di supervisione», ha fatto sapere ieri Daniele Diaco, presidente della Commissione Ambiente del Comune. «Dobbiamo aumentare in modo netto la percentuale della differenziata - ha aggiunto - e ridurre la produzione dei rifiuti». La realtà però dice tutto il contrario. Per la prima volta da 10 anni, a Roma la differenziata è in calo: il 2018, secondo i dati che circolano all'Ama, si è chiuso sotto al 44%, meno del 2017. E la produzione dei rifiuti nel 2018 è aumentata (1,7 milioni di tonnellate), un'inversione di tendenza rispetto a un andamento decrescente che si protraeva dal 2010. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero