Cinquemila, che come base di partenza non è poco. È la stima della raccolta firme partita in questi giorni per chiedere la riduzione della tariffa Tari attraverso...
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LE BANANE
Ieri mattina alcuni cittadini hanno lasciato davanti alla sede istituzionale del XIV Municipio (via Battistini) una decina di sacchi dell'immondizia, cartoni, banane. C'erano anche dei volantini: «Roma sommersa da settimane dalla spazzatura, nella completa indifferenza e nel silenzio di tutta l'Amministrazione capitolina. Consegniamo al Municipio 14 una porzione del nostro disagio. Da domani saremo pronti a bloccare le principali arterie stradali. I cittadini esasperati del Municipio XIV». Per la Balduina la situazione è complessa, a partire dalla voragine nel cantiere di via Livio Andronico, che ha paralizzato parte del quartiere: sono stati tolti i cassonetti, i camion faticano a passare e le montagne di spazzatura aumentano. La rabbia è salita al punto che, parte dei residenti, dopo aver saputo che ai Parioli e a Settebagni era partita una raccolta firme per ottenere la riduzione della Tari, ha deciso di seguire lo stesso percorso. In questi giorni, dopo la rivolta, è scattata la procedura per la raccolta firme. Che varrà sia per le utenze private sia per le commerciali. Il passaparola corre veloce perché parliamo di «inadempimento contrattuale», spiegano i dirigenti romani di FdI Federico Guidi e Lavinia Mennuni, promotori dell'iniziativa. Si punta a un forte sconto, «circa il 30%, perché la raccolta quotidiana avviene in media ogni 3 giorni. La gente è inferocita - prosegue Guidi - non sa più dove buttare l'immondizia. Basta farsi un giro per capire: tra la sede di via Nicolai chiusa, la zona della frana e i cassonetti spostati, la situazione è drammatica». Da via Proba Petronia fino a via Cadlolo, fronte hotel Hilton, la fotografia del degrado è inquietante. Guidi e Mennuni come primo passo hanno chiesto all'Ama di riaprire la sede di zona «che ha evidentemente depotenziato raccolta dei rifiuti e spazzamento delle strade, ma anche gli interventi degli agenti accertatori». In questo weekend moltissimi negozi avranno alle casse la modulistica per aderire all'iniziativa. E domenica sarà la giornata clou: a fronte di chi riempirà i moduli di protesta contro Ama, i sindacati Cobas annunciano lo sciopero di 24 ore domenica, contro il lavoro domenicale. Appunto.
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Il Messaggero