Rifiuti, Balduina sotto i rifiuti, rivolta contro la Tari: raccolte già 5 mila firme

Rifiuti, Balduina sotto i rifiuti, rivolta contro la Tari: raccolte già 5 mila firme
di Michele Galvani
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Venerdì 11 Maggio 2018, 07:48

Cinquemila, che come base di partenza non è poco. È la stima della raccolta firme partita in questi giorni per chiedere la riduzione della tariffa Tari attraverso una diffida ad Ama. Una richiesta collettiva o singola (questo lo sta verificando un pool di avvocati) perché la Balduina è stanca di vivere sommersa dai rifiuti. Cassonetti che puzzano, topi che rovistano, addirittura vermi. Senza contare le montagne di cartoni e la difficoltà nel fare la differenziata, come plastica e cartone. Una situazione che va avanti da tanto, troppo tempo. Da un anno e mezzo circa, da quando Ama ha chiuso la sede di zona in via Filippo Nicolai, dov'erano impiegate 100 persone.

LE BANANE
Ieri mattina alcuni cittadini hanno lasciato davanti alla sede istituzionale del XIV Municipio (via Battistini) una decina di sacchi dell'immondizia, cartoni, banane. C'erano anche dei volantini: «Roma sommersa da settimane dalla spazzatura, nella completa indifferenza e nel silenzio di tutta l'Amministrazione capitolina. Consegniamo al Municipio 14 una porzione del nostro disagio. Da domani saremo pronti a bloccare le principali arterie stradali. I cittadini esasperati del Municipio XIV». Per la Balduina la situazione è complessa, a partire dalla voragine nel cantiere di via Livio Andronico, che ha paralizzato parte del quartiere: sono stati tolti i cassonetti, i camion faticano a passare e le montagne di spazzatura aumentano. La rabbia è salita al punto che, parte dei residenti, dopo aver saputo che ai Parioli e a Settebagni era partita una raccolta firme per ottenere la riduzione della Tari, ha deciso di seguire lo stesso percorso. In questi giorni, dopo la rivolta, è scattata la procedura per la raccolta firme. Che varrà sia per le utenze private sia per le commerciali. Il passaparola corre veloce perché parliamo di «inadempimento contrattuale», spiegano i dirigenti romani di FdI Federico Guidi e Lavinia Mennuni, promotori dell'iniziativa. Si punta a un forte sconto, «circa il 30%, perché la raccolta quotidiana avviene in media ogni 3 giorni. La gente è inferocita - prosegue Guidi - non sa più dove buttare l'immondizia. Basta farsi un giro per capire: tra la sede di via Nicolai chiusa, la zona della frana e i cassonetti spostati, la situazione è drammatica». Da via Proba Petronia fino a via Cadlolo, fronte hotel Hilton, la fotografia del degrado è inquietante. Guidi e Mennuni come primo passo hanno chiesto all'Ama di riaprire la sede di zona «che ha evidentemente depotenziato raccolta dei rifiuti e spazzamento delle strade, ma anche gli interventi degli agenti accertatori». In questo weekend moltissimi negozi avranno alle casse la modulistica per aderire all'iniziativa. E domenica sarà la giornata clou: a fronte di chi riempirà i moduli di protesta contro Ama, i sindacati Cobas annunciano lo sciopero di 24 ore domenica, contro il lavoro domenicale. Appunto.
 

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