Quasi 33mila romani hanno chiesto e ottenuto finora il reddito e la pensione di cittadinanza. Per la precisione sono state 32.905 le domande autorizzate dall'Inps fino a...
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Di Maio: per colpa di Salvini salteranno reddito di cittadinanza e quota 100
L'IDENTIKIT
Ma chi sono a Roma i cittadini che hanno chiesto il reddito? Ne scaturisce uno spaccato dove ci sono più donne (63 per cento), single (40 per cento contro il 37 per cento dei coniugati, mentre il 16 è divorziato e il restante 7 è vedovo), con più italiani e pochi stranieri (il 20 per cento) e che risiede tra le zone semicentrali e le periferie. Il più giovane è un ragazzo di 19 anni, che ha detto di sperare più nella politiche attive legate al reddito; la più vecchia una centenaria, morta due mesi dopo aver ricevuto a casa la social card. Restando all'età, si scopre che il 7 per cento dei percettori ha tra i 19 e i 30 anni, il 14 tra i 30 e i 40, il 24 tra i 40 e 50, il 26 tra i 50 e 60, il 30 per cento supera la sessantina. Le regole d'ingaggio prevedono che l'Isee non possa superare i 9360 euro all'anno. A Roma il 17 per cento ha dichiarato un reddito patrimoniale pari a zero, l'11 per cento non supera i 200 euro. Secondo il sociologo Marco Accorinti, docente all'università di Roma Tre che ha studiato l'indigenza a Roma, la platea è trasversale. «Intanto perché nella Capitale aumentano le categorie più a rischio di esclusione: le famiglie numerose con i nonni a carico, stranieri, padri e madri divorziati con obbligo di mantenimento dei figli, i lavoratori over45 usciti dal mercato del lavoro. Con le singole situazioni che peggiorano in periferia, non tanto perché degradate, quanto perché lontane dai luoghi di produzione». In estrema sintesi, il reddito rompe (in negativo) le barriere geosociali. Una tendenza che risulta chiara da un'analisi che le Acli di Roma hanno svolto sulle domande presentate nei suoi patronati. La maggiore ondata di domande per il reddito di cittadinanza è arrivata dal quadrante sud est della Capitale: tra l'VIII e il IX Municipio che abbracciano Ostiense, l'Appia e, soprattutto, la Garbatella. Parliamo del 22 per cento del totale.
Spiega Lidia Borzi, presidente delle Acli romane: «Il disagio è sempre più trasversale in tutta Roma.
Il Messaggero