OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
IL COLPO
Armato di coltello il rapinatore, un romano di 35 anni, lo scorso lunedì intorno alle 19 ha minacciato la titolare della tabaccheria di viale Alessandrino: «Dammi i soldi o ti ammazzo». La donna ha consegnato l'intera somma, circa mille euro. Poi il bandito si è dato alla fuga lungo la via Casilina a bordo di una Citroen. Il complice era infatti in auto, con il motore acceso, pronto alla fuga. La vittima ha quindi fatto scattare l'allarme, sul posto sono intervenuti gli agenti del reparto delle Volanti che hanno avviato le indagini. «Quando è entrato - ha riferito la donna agli agenti - aveva già l'arma in mano. Il locale era pieno di clienti, ho temuto il peggio. Ho svuotato la cassa, volevo solo che andasse via. Eravamo tutti terrorizzati, abbiamo fatto tutto quello che ci ha chiesto e poi se ne è andato via. Non appena ho visto la macchina sfrecciare via- ha detto ancora la titolare- ho chiamato la polizia».
LE RICERCHE
Dalle telecamere di videosorveglianza, gli investigatori hanno disegnato l'identikit del malvivente che ha fatto irruzione all'interno della tabaccheria. Ma a incastrare il bandito sono stati gli occhi elettronici all'esterno dell'attività commerciale. Dai fotogrammi i poliziotti sono risaliti alla targa della macchina utilizzata per la fuga. Così sono scattate le ricerche del sospettato.
Dagli accertamenti è emerso che la Citroen è intestata a una romana di 26 anni residente a Tivoli, comune alle porte della Capitale. Il cerchio delle indagini si è così stretto intorno al fidanzato M.A.C., residente anche lui a Tivoli. Per il rapinatore sono scattate subito le manette con l'accusa di rapina.
Roma, rapinatori nel deposito Atac. Il custode minacciato e derubato: «Ho avuto paura di morire»
«Stiamo eseguendo ulteriori accertamenti sull'arrestato, il sospetto è che abbia messo a segno altre rapine nella zona tra l'Alessandrino e Centocelle - confermano - stiamo confrontando le immagini rilevate durante gli altri colpi e le stiamo confrontando». Mentre proseguono le ricerche per individuare il complice che, almeno per il momento, è ancora senza identità.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero