Roma, Rapina una farmacia, libero in 24 ore

Roma, Rapina una farmacia, libero in 24 ore
È stato condannato a due anni per aver scassinato una farmacia e picchiato un finanziere. Ma dopo il processo è stato subito rimesso in libertà. Solo...

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È stato condannato a due anni per aver scassinato una farmacia e picchiato un finanziere. Ma dopo il processo è stato subito rimesso in libertà. Solo perché non aveva precedenti. Si è chiusa così ieri mattina la notte brava di un rom di origine serba, arrestato venerdì al termine di un rocambolesco inseguimento che si è concluso in via Raffaele Costi, nelle campagne fra La Rustica e Tor Sapienza, a pochi metri dalla palazzina occupata e sgomberata dalle forze dell'ordine, in cui vivevano circa 200 persone.


LA FUGA
A fermare il ttrentenne è stata una pattuglia della Guardia di Finanza, che intorno alle due di notte è stata allertata dal rumore proveniente da una farmacia in viale Palmiro Togliatti, altezza Colli Aniene, in cui era appena stato fatto un furto. L'uomo, insieme a tre complici, si era introdotto nel negozio sfondando la serranda con una lancia Prisma, lanciata a tutta velocità contro il negozio. Poi, dopo aver preso la cassaforte, in cui erano conservati circa 7 mila euro, era fuggito a bordo di un furgone Fiat Ducato risultato rubato. Quando i finanzieri sentono suonare la sirena della farmacia, il furgone con i ladri è ancora nel parcheggio antistante. Immediatamente i quattro capiscono di essere stati scoperti. E per cercare di far perdere le tracce, iniziano a correre il più veloce possibile, oltrepassando diversi semafori rossi e mettendo a repentaglio la vita degli altri automobilisti con manovre spericolate.
Nemmeno la sirena azionata dalla pattuglia delle Fiamme Gialle arresta la loro marcia. Anzi, il furgone, invece di fermarsi, imbocca l'A24 ed esce in via Raffaele Costi, prima di finire fuori strada. Nel tentativo di effettuare una curva a velocità elevata, infatti, il furgone urta un marciapiede. L'esplosione di un pneumatico interrompe la corsa del Ducato. Ma i malviventi non si arrendono: tre di loro escono con il volto coperto e fuggono nei campi, riuscendo a scappare. Il quarto, vedendosi affiancato dalla vettura delle fiamme gialle, apre lo sportello del furgone per impedire ai militari di scendere. Poi, per evitare la cattura, anche lui inizia a correre, ma senza fortuna. Dopo un centinaio di metri,, cade a terra a faccia avanti. Una volta fermato, l'uomo inizia a scalciare e a spintonare il militare che lo ha raggiunto, non riuscendo però ad evitare l'arresto.

IL GIUDICE

Di fronte al giudice monocratico, ieri mattina il 30enne si è ritrovato accusato di danneggiamento «per aver usato a mo' di ariete un'auto sfondando la saracinesca della farmacia», come si legge nel capo d'imputazione. Seconda accusa di furto aggravato, per essersi impossessato «della cassaforte custodita presso l'esercizio commerciale, caricandola a bordo del furgone». E poi resistenza a pubblico ufficiale, per aver «usato violenza, scalciando e spintonando il militare per opporsi all'arresto». Nei suoi confronti, il pm d'aula Paola Giordano aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. Tuttavia, nonostante «lo spessore criminale dell'arrestato che si evince dalla meticolosità e dalla violenza con cui le attività illecite sono state perpetrate», come sottolineato dagli stessi finanzieri nella loro relazione d'arresto, l'uomo ha potuto patteggiare una condanna a due anni, ritrovandosi con la pena sospesa, visto che era incensurato. E a meno di 24 ore dalla notte brava, in cui ha messo a repentaglio la vita dei finanzieri e di numerosi automobilisti, si è ritrovato subito in stato di libertà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero