Via Sistina, rapina con ostaggi in banca: pistole in pugno scappano con 170mila euro

Via Sistina, rapina con ostaggi in banca: pistole in pugno scappano con 170mila euro
Una rapina con sequestro di persona, in pieno giorno e nel cuore della città. In tre armati di pistola hanno preso in ostaggio i dipendenti e un cliente della Cassa di Risparmio...

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Una rapina con sequestro di persona, in pieno giorno e nel cuore della città. In tre armati di pistola hanno preso in ostaggio i dipendenti e un cliente della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza nei locali dell’esclusiva via Sistina, a due passi da Trinità dei Monti.




E’ accaduto di giorno, nel momento dell’apertura della banca. Erano circa le 8 quando un bandito ha preso in ostaggio il direttore mentre apriva i locali. Gli ha puntato la canna di una pistola alla testa entrando anche lui in banca dove è stato raggiunto dagli altri complici. Man mano che entravano i dipendenti venivano minacciati di morte e immobilizzati.



Lo stesso trattamento è stato riservato ad un cliente. I tre armati hanno spadroneggiato per oltre mezz’ora con calma e sangue freddo: hanno aspettato che scattasse il dispositivo a tempo della cassaforte. In questo modo hanno preso 170.000 euro in contanti che hanno chiuso dentro una busta. Sono fuggiti dopo avere tolto agli ostaggi i cellulari per evitare che chiamassero le forze dell’ordine e chiudendoli a chiave in uno stanzino.



Dopo una ventina di minuti, quando un dipendente è riuscito a liberarsi, sono stati chiamati i carabinieri. Sul posto sono accorsi numerosi equipaggi del 112 ed è scattata la caccia ai banditi che però sono riusciti a fare perdere le tracce. Le persone sequestrate erano in evidente stato di choc. Le telecamere della banca hanno ripreso il colpo ma le immagini difficilmente saranno utili alle indagini: i criminali hanno agito con il volto coperto da passamontagna e guanti in lattice per non lasciare impronte. Questo è l’ennesimo colpo con simili caratteristiche che si registra in città. Per questo gli investigatori ipotizzano che agisca la stessa banda. Questa volta si registra un salto di qualità: gli uomini armati hanno agito nel centro blindato dai controlli delle forze dell’ordine.
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Il Messaggero