Roma, prende a pugni una ragazza e la rapina: subito scarcerato

Roma, prende a pugni una ragazza e la rapina: subito scarcerato
Ha colpito con un pugno al volto una ragazza appena uscita dalla discoteca, dopo averle strappato il cellulare dalle mani. Ma, nonostante la condanna a tre anni, non finirà...

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Ha colpito con un pugno al volto una ragazza appena uscita dalla discoteca, dopo averle strappato il cellulare dalle mani. Ma, nonostante la condanna a tre anni, non finirà in prigione. Per lui solo obbligo di firma giornaliero. Protagonista della rapina è F.S., un 19enne originario del Gambia, che domenica all'alba ha aggredito una coetanea romana in via di Portonaccio. Poco prima delle 5, la ragazza, dopo aver passato la serata alla discoteca Qube, si stava avviando a piedi verso la vicina fermata della metro per prendere la prima corsa del mattino. A quel punto l'africano, con un gesto fulmineo le ha strappato il cellulare dalla mano, dandosi immediatamente alla fuga.


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Credeva di averla fatta franca. Invece la giovane, dopo il furto, ha iniziato ad inseguire a piedi il rapinatore, fino a raggiungerlo. È a quel punto che il gambiano, dopo una caduta a terra, ha sferrato un pugno al volto della ragazza sotto gli occhi di due passanti. I quali, dopo aver assistito alla scena, si sono subito messi sulle sue tracce, fermandolo e facendolo arrestare dai carabinieri del Nucleo Radiomobile.
«Non é vero che l'ho colpita con un pugno - ha detto l'africano al processo - Le avevo solo preso il telefono». Nel corso della convalida dell'arresto a piazzale Clodio, ieri mattina, il gambiano, con regolare permesso di soggiorno ma senza fissa dimora, ha respinto parte delle accuse, dicendo al pm d'aula Donatella Motta di non aver aggredito la vittima.

I TESTIMONI

Ad inchiodare il giovane, difeso dall'avvocato Marina Leone, le testimonianze dei due ragazzi giunti in soccorso della vittima che erano appena usciti dalla discoteca. Accusato di rapina per aver strappato il telefono (uno smartphone del valore di 500 euro) dalle mani della ragazza, e per averla colpita al viso con un pugno, «procurandole lesioni a una tempia e a un occhio», come si legge nel capo d'imputazione, F.S., ha scelto di avvalersi del rito abbreviato: è stato condannato a 3 anni e al pagamento di mille euro. Una pena, che il giovane africano, non dovrà scontare in carcere, non avendo carichi pendenti, ma solo un precedente per spaccio. A poco più di 24 ore dalla rapina, insomma, il gambiano è già libero.
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Il Messaggero