Quello che rischia di diventare l’atto di accusa per Virginia Raggi, con tanto di parere dell’Autorità anticorruzione, porta in cal- ce proprio la firma del...
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IL CONFLITTO L’Anticorruzione aveva dato quindici giorni di tempo al Campidoglio per replicare, dopo avere rile- vato il palese conflitto di interesse tra il ruolo del capo del personale, Raffaele Marra, e l’incarico ad personam affidato al fratello, Renato, ex vice comandante della polizia municipale promosso a numero uno del Dipartimento Turismo, con 20mila euro in più in busta paga. Le otto pagine, firmate dal responsabile Anticorruzione del Comune, Mariarosa Turchi, contengono, nero su bianco, le giustificazioni del sindaco che, nel tentativo di difendere il suo braccio destro, si è assunta in toto la responsabilità di una procedura illegittima. Si legge nel documento inviato all’Anac il 12 dicembre scorso: «Dell’avviso di interpello è stata data comunicazione a tutti i dirigenti tramite missiva protocollata e attraverso gli indirizzi di mail istituzionale e la notizia è stata pubblicata sul portale istituzionale di Roma capitale, nelle pagine del Dipartimento organizzazione e Risorse Umane».
L’ITER Ma poi il sindaco fa riferimento «alla sua autonoma ed esclusiva responsabilità di nomina, in base e criteri di merito, professionalità ed esperienza acquisita» e con riguardo «all’iter decisorio» aggiunge di «avere esaminato la docu- mentazione pervenuta e avere «individuato con modalità non comparative i candidati per gli incarichi dirigenziali».
Il Messaggero