Vertice nella notte in Campidoglio: Virginia Raggi chiama a raccolta i consiglieri di maggioranza e i dodici presidenti dei municipi targati M5S. E' un appello quasi disperato...
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«Proviamo ad andare avanti senza simbolo», lo avrebbe detto senza troppa convinzione Virginia Raggi, per vedere l’effetto che fa. Ma lo ha detto durante il lungo vertice notturno con la sua maggioranza in corso in Campidoglio. In poche ore quella che sembrava l’incrollabile volontà di andare avanti vacilla perché i consiglieri sono di fronte a un bivio: accettare le condizioni che ha posto il capo politico Beppe Grillo oppure tentare di andare avanti da soli, senza simbolo M5S. Le condizioni sono un repulisti totale dell’azione politica condotta finora, ovvero azzerare immediatamente il “raggio magico” composto dal vicesindaco Daniele Frongia che quindi sarebbe chiamato a dimettersi, il capo della segreteria politica Salvatore Romeo e anche il fratello di Raffaele Marra, Renato, a capo della direzione Turismo del Campidoglio.
Queste sono le cariche che la sindaca dovrebbe essere disposta a cambiare radicalmente per poter voltare pagina. Nel pomeriggio, più di un esponente pentastellato in Campidoglio non aveva dubbi se confermare o meno la fiducia alla sindaca e non riteneva necessario confrontarsi con Beppe Grillo. L’unico contatto e incontro approfondito tra il comico genovese e palazzo Senatorio è stato attraverso il capogruppo di maggioranza Paolo Ferrara, impegnato in una mediazione difficilissima.
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Il Messaggero