«Roma è orgogliosamente antifascista. Stiamo lavorando a un calendario e a una mappa della Roma antifascista e della Resistenza, con i luoghi e le date...
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«E' il giorno del fare memoria per ricordarci da dove siamo venuti e possiamo respirare oggi la democrazia e la libertà - ha sottolineato la sindaca, dopo aver visitato la mostra sul disarmo nucleare allestita nel parco - È un dovere delle istituzioni esserci ma noi stiamo facendo qualcosa in più, con azioni concrete. Non bisogna riscrivere la storia fino ad un certo punto, in parte forse sì. Per questo abbiamo deciso di cambiare nome a due vie di Roma, via Edoardo Zavattari e largo Arturo Donaggio, due sottoscrittori del manifesto della razza, perché non è questa la storia che vogliamo ricordare a Roma. Le scuole hanno scelto i nuovi nomi. È un primo seme. Riteniamo che i ragazzi debbano essere sempre coinvolti nelle iniziative di ricordo perché senza non possiamo fare memoria».
Per l'assessore Valeriani «il compito delle istituzioni è esserci. È bello vedere che Regione e Comune sono qui insieme per raccontare la stessa storia d'Italia perché c'è una tendenza alla rimozione. L'Antifascismo è il cemento che ha costruito la nostra democrazia». Del Bello ha ricordato come sia «»una giornata piena di iniziative a San Lorenzo. Ricordo che fu il primo bombardamento di Roma, qui ci furono circa 1500 morti. È una giornata viva nel ricordo dei romani e mai vissuta in maniera retorica». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero