La palestra Borgo Prati: a Roma una realtà parallela come il mondo di Harry Potter

I ragazzi della Borgo Prati: 120 anni e non li dimostrano
I più giovani avevano cinque o sei anni, gli allievi principianti dei corsi di judo o di lotta. Il più vecchio era Antonio Cerroni, 95 anni, pluricampione italiano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I più giovani avevano cinque o sei anni, gli allievi principianti dei corsi di judo o di lotta. Il più vecchio era Antonio Cerroni, 95 anni, pluricampione italiano di lotta greco-romana: oggi è seduto su una sedia a rotelle, ma per nulla al mondo si sarebbe perso la festa. E la festa è riuscita benissimo, come meritava un anniversario così importante. Ha compiuto 120 anni l'Associazione Sportiva Dilettantistica Borgo Prati, palestra tra le più antiche di Roma e d'Italia, uno di quei posti incredibili che la città nasconde dove meno te lo aspetteresti, in uno scantinato fra San Pietro e il Trionfale. Per una volta gli atleti della Borgo Prati hanno potuto esercitarsi all'aria aperta, nel cortile di una scuola che ha ospitato la loro festa. Tutti gli altri giorni invece praticano il judo, la lotta, il kung fu, il sollevamento pesi nei locali di un seminterrato, scendendo giù per una scala che è come il binario 9 e tre quarti di Harry Potter, la porta d'accesso a una realtà parallela.


Un luogo dove si può fare sport per pochi euro al mese; dove il figlio di un professionista benestante e il figlio di un operaio extracomunitario si allenano insieme, sudano insieme, si affrontano nei combattimenti di judo o di lotta e poi vanno insieme a mangiarsi una pizza; dove ragazze bellissime sollevano 50 chili come se niente fosse. Alle pareti ci sono le foto di altri ragazzi che cinquanta o cento anni fa, in quegli stessi locali, facevano più o meno le stesse cose, vincendo trofei ora esposti nelle bacheche della palestra.

Potrebbe essere un museo, invece è un posto che più contemporaneo non si può, un posto vivo che aiuta a mantenere in vita anche Prati, quartiere ormai quasi imbalsamato dall'invasione dei turisti e dagli studi degli avvocati.


pietro.piovani@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero