Roma, ragazza muore a 27 anni per un intervento di routine. L'ipotesi: «Perforato per errore l'utero»

Roma, Maria Grazia muore a 27 anni per un intervento di routine: aperta un'inchiesta per omicidio colposo
Se ne è andata dopo giorni di agonia e sofferenze, con lancinanti dolori addominali in seguito a quello che doveva essere un banale intervento di routine. A Cava De'...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Se ne è andata dopo giorni di agonia e sofferenze, con lancinanti dolori addominali in seguito a quello che doveva essere un banale intervento di routine. A Cava De' Tirreni, dove Maria Grazia Di Domenico era nata 27 anni fa, è sorto spontaneamente anche un comitato in sua difesa per chiedere di far luce su una scomparsa che i cittadini definiscono «ingiusta», mentre la procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Morta di parto, il procuratore Alberto Liguori riapre il caso dopo l'assoluzione dei medici

 

Ragazza morta in ospedale, l'operazione

Presunto caso di malasanità alla clinica ginecologica Sacra Famiglia di via dei Gracchi (quartiere Prati) dove a metà maggio la 27enne è stata sottoposta a conizzazione cervicale dell'utero, una procedura necessaria a rimuovere una lesione del collo dell'utero. Ma qualcosa è andato storto. La Di Domenico, che risiedeva da anni a Roma dove lavorava per una società di software, dopo l'intervento ha iniziato ad accusare lancinanti dolori addominali. I sanitari della clinica avrebbero rassicurato lei e la famiglia ipotizzando delle presunte reazioni allergiche agli antibiotici o una banale influenza intestinale, come ripercorre l'avvocato Carlo Carrese che, insieme al fratello Damiano, assistono la famiglia della ragazza. Pare che alla giovane siano stati consigliati dei semplici fermenti lattici. Poi però i dolori non passavano e «la situazione è precipitata», prosegue il legale. «I genitori hanno sporto denuncia - aggiunge ancora l'avvocato - perché Maria Grazia è morta dopo un disperato tentativo di salvataggio».

L'ipotesi 

L'ipotesi è che durante l'intervento di conizzazione le sia stato perforato per sbaglio l'utero e forse l'intestino. La ragazza è stata trasferita d'urgenza prima all'ospedale San Pietro dove i sanitari «hanno accertato - prosegue l'avvocato Carlese - addome acuto per sospetta lesione uterina con conseguente choc settico e peritonite». È stata operata ma le sue condizioni erano comunque gravissime poiché nei giorni precedenti l'infezione si era estesa. Trasferita ancora al policlinico Agostino Gemelli Maria Grazia è entrata in coma ed è morta. «La Procura - conclude il legale della famiglia che ha potuto celebrare il funerale della giovane solo il 6 giugno scorso - ha disposto l'esame autoptico nominando dei periti di parte per degli ulteriori accertamenti e siamo ora in attesa di conoscere i risultati dell'esame».

 

 

Sul registro degli indagati è finito, come atto dovuto, il chirurgo che ha operato la giovane. Figlia di un dipendente Comunale Maria Grazia si sarebbe dovuta sposare il prossimo 11 settembre. Lascia nel dolore i suoi genitori, la sorella Paola, il fidanzato e una piccola grande comunità che l'ha vista crescere e impegnarsi anche come volontaria nell'Anpana, l'Associazione nazionale protezione animali natura ambiente di Salerno.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero