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IL RACCONTO
Il viaggio pomeridiano del Papa per scandagliare la complessa periferia di Roma ieri ha superato il Raccordo Anulare per fermarsi nella zona di Torre Gaia, a Villa Verde, un'area piuttosto popolosa dove non c'era quasi nulla fino agli anni Novanta. La sua attenzione stavolta si è focalizzata sulla povertà, la disoccupazione, l'emarginazione. A bordo della solita utilitaria bianca, accompagnato da un paio di collaboratori e una scorta discreta, si è diretto nella parrocchia, una costruzione modernissima inaugurata undici anni fa e dedicata alla Madonna dell'Ospitalità.
Michelle, il Papa a Primavalle per incontrare i preti della periferia «Con lui un dialogo fraterno»
IL DIALOGO
Se due mesi fa Bergoglio fa aveva scelto il quartiere di Primavalle per dialogare con i parroci di quel settore segnato da due femminicidi terribili, quello della 17enne Michelle Causo dell'infermiera Rossella Nappini, ora ha individuato nella chiesa di Villa Verde un osservatorio privilegiato per incoraggiare i suoi parroci, parlare con loro dei problemi della zona, conoscere le preoccupazioni e farsi partecipe delle sofferenze diffuse. La fatica di arrivare alla fine del mese, l'emergenza abitativa e l'esclusione vengono parzialmente mitigate dall'attività caritativa delle strutture parrocchiali, quasi fossero dei misuratori sociali capaci di raccontare meglio che altri osservatori i bisogni della gente. Ad accoglierlo c'era il vescovo Riccardo Lamba e accanto a lui don Massimiliano Caliandro, da tre anni parroco della Madonna dell'Ospitalità che ha dato subito il benvenuto al Papa mostrandogli anche il gioiello della zona, il Villaggio dell'Ospitalità dove vivono diversi nuclei in difficoltà, italiani e straniere, tredici in tutto, compreso una famiglia proveniente dall'Ucraina.
L'ALTARE
Sotto l'altare sovrastato da una gigantesca crocefissione stilizzata montata su un mosaico blu che rappresenta l'acqua del battesimo è avvenuto il «dialogo molto aperto, cordiale e familiare», ha raccontato il vescovo Lamba. Il Papa «ha incoraggiato a proseguire le opere di bene che già vengono fatte, stando in mezzo alle persone, a proporre continuamente il Vangelo anche se ci sono delle difficoltà. Ha detto di continuare ad avere lo stile sinodale nelle parrocchie, che implica una collaborazione continua tra laici e sacerdoti». Tanti i temi in oltre un'ora e mezza di incontro, «dall'evangelizzazione alla pastorale delle famiglie passando per i sacramenti» ha riferito.
IL VILLAGGIO
Il parroco, invece, ha mostrato al Papa come funziona il Villaggio: ci vivono famiglie e persone in attesa di ricongiungersi con mariti, moglie o figli. Occupano in tutto 12 appartamenti costruiti quando è sorto il complesso parrocchiale. "Ci sono anche bambini, che frequentano le scuole del territorio. Con l'aiuto di un gruppo di volontari e con il sostegno della comunità, proviamo a stare vicino a questa gente sia umanamente che materialmente, offrendo loro non solo l'alloggio ma anche la possibilità di prendere viveri da un magazzino che abbiamo qui in parrocchia. Vogliamo che conservino la propria dignità, per questo chiediamo un contributo simbolico per le spese dell'energia e di manutenzione. Non tutti possono darlo ma non è un problema. Aiutiamo anche qualcuno di loro a trovare lavoro». Leggi l'articolo completo suIl Messaggero