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È stata riascoltata in aula, davanti ai giudici della quinta sezione del tribunale, Anna (nome di fantasia ndr), nel processo che vede imputato per pornografia minorile un poliziotto (sospeso da tempo) che era in servizio alla sezione volanti della questura di Roma. L’imputato era stato arrestato nel 2019, ma la storia è andata avanti e circa una settimana fa, durante le dichiarazioni in udienza, il colpo di scena: la ragazza, oramai maggiorenne e parte civile nel processo, ha detto di essere fidanzata e conviventi con il poliziotto.
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LA VICENDA
All’epoca dei fatti, nel 2016, Anna aveva 15 anni. I due si conoscono su un sito di incontri e dopo una frequentazione breve il poliziotto inizia a portare la ragazza in locali per scambisti, facendola esibire anche sessualmente. Le performance vengono filmate e fotografate. Non solo. L’uomo posta le immagini sia su gruppi whatsapp per una ristretta cerchia di persone interessate al genere, si su siti per incontri hard.
A scoprire tutto è il padre di Anna. L’uomo dice di essersi insospettito e di aver notato degli atteggiamenti particolari nella figlia.
LA RELAZIONE
La circostanza che i due hanno una relazione è stata confermata da entrambi nel corso dell’ultima udienza. «Io sapevo che con quest’uomo aveva chiuso perché all’inizio del processo mia figlia si era costituita parte civile, ma lei è fragile e poi ci casca sempre. È stato come essere pugnalato alle spalle». Il padre aggiunge un dettaglio temporale: «Quando è tornata dalla Germania a dicembre, dopo il matrimonio della madre che si è risposata, mia figlia è tornata qui a casa a prendere i suoi vestiti senza dirmi dove sarebbe andata. Pensavo che andasse da una sua amica, ma alla fine mi sa che mi prendeva in giro. Adesso non ci capisco più niente». La ragazza invece avrebbe detto al suo legale di essere stata cacciata di casa dal padre.
Il processo va avanti, la pedopornografia minorile è un reato procedibile d’ufficio e comunque la denuncia era stata presentata dai genitori della minorenne. Ma le intenzioni di Anna sembrano chiare: la costituzione di parte civile sarà ritirata prima della fine del processo. Lei vuole stare con quell’uomo, accusato di avere approfittato della sua età e delle sue fragilità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero