Roma, la Capitale diventa plastic free: guerra alle bottigliette di plastica

Roma, la Capitale diventa plastic free: guerra alle bottigliette di plastica
Anche Roma diventa Plastic free e dichiara guerra alla plastica...

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Anche Roma diventa Plastic free e dichiara guerra alla plastica che dovrà gradualmente essere eliminata da ogni sede, ufficio ed esercizio pubblico di Roma Capitale. A questo mira la proposta di iniziativa consiliare della maggioranza capitolina, primo firmatario Pietro Calabrese che, sposando le linee di indirizzo del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, espresse nella campagna «Plastic Free Challenge», impegna la giunta e la sindaca a «dare mandato alle competenti strutture capitoline di adottare, entro il 31 dicembre 2018, ogni atto amministrativo idoneo alla graduale eliminazione delle plastiche». In particolare, il documento che è in attesa dei pareri di municipi e uffici e che sarà discusso in Assemblea capitolina probabilmente a gennaio, si riferisce al divieto di utilizzo di stoviglie monouso (piatti, bicchieri e posate, cannucce, contenitori per la somministrazione di prodotti alimentari sfusi in plastica), da sostituire esclusivamente con prodotti compostabili o comunque materiali riutilizzabili. Inoltre, nella proposta di delibera si chiede di avviare, anche in collaborazione con i municipi, i consorzi e le associazioni, una campagna di educazione e sensibilizzazione volta a promuovere comportamenti virtuosi in tema di eliminazione dell'uso delle plastiche nelle sedi, uffici ed esercizi pubblici di Roma  Capitale. Sulla stessa lunghezza d'onda era la proposta di delibera di iniziativa consiliare a firma della capogruppo di opposizione (lista civica Roma torna Roma) Svetlana Celli che, ieri in commissione Ambiente ha illustrato il progetto «Acqua del sindaco» e cioè l'installazione di dispensatori di acqua dell'acquedotto cittadino. «La mia proposta - ha spiegato Celli - è stata respinta anche se in linea con quanto stabilito del Ministero per l'Ambiente. Mi auguro che il no dei consiglieri a 5 stelle si traduca a breve in un atto concreto che arrivi presto in Aula per passare dalle parole ai fatti. Quello che avevamo provato a fare noi della Lista Civica».
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Il Messaggero