Anzio, piscina comunale trasformata in discoteca. Sequestrati dalla Guardia di finanza beni per 170mila euro

Anzio, piscina comunale trasformata in discoteca. Sequestrati dalla Guardia di finanza beni per 170mila euro
Blitz della Guardia di Finanza ad Anzio dove sono stati sequestrati i locali della piscina comunale, trasformati in una discoteca abusiva e sfruttati illegalmente per anni. Il...

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Blitz della Guardia di Finanza ad Anzio dove sono stati sequestrati i locali della piscina comunale, trasformati in una discoteca abusiva e sfruttati illegalmente per anni. Il danno erariale contestato dalle Fiamme gialle supera i 170 mila euro. A finire nei guai, il presidente dell'associazione "El Deportivo" i cui beni personali sono stati sottoposti a sequestro conservativo dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, autorizzato dalla sezione giurisdizionale per il Lazio della Corte dei conti, a garanzia del credito relativo al danno procurato all’erario.


Nei mesi scorsi, gli accertamenti delle Fiamme gialle della compagnia di Nettuno avevano portato alla luce l’utilizzo, per finalità commerciali, dei locali, di una delle piscine e degli spazi facenti parte del complesso sportivo della piscina comunale di Anzio, da parte dell’associazione culturale “El Deportivo”. Infatti, questi spazi erano stati adibiti a discoteca e impiegati per cene a bordo piscina, feste private e banchetti; i militari hanno poi quantificato in 172.115 euro l’importo dei canoni di locazione non versati all’ente locale negli anni di gestione della struttura.

Nel dettaglio, la piscina comunale era stata concessa, dal 2007, all’A.S.D. “Anzio Nuoto e Pallanuoto” che ha esercitato, nel rispetto dello scopo istituzionale, la pratica sportiva del nuoto, ma, sin dall’inizio, ne ha ceduto la gestione nel periodo estivo a “El Deportivo” che, a sua volta, fruiva di un’area di circa 1.250 mq dotata di pista da ballo, zona privé, oltre ad un’ampia area adibita a parcheggio di proprietà del Comune. Trattandosi di un bene pubblico indisponibile, gli impianti sportivi però non potevano (e non possono) essere destinati a finalità differenti e la loro concessione non poteva essere ceduta a terzi.

Tale indebita situazione è stata determinata dall’adozione di atti amministrativi illegittimi da parte dei responsabili delle due associazioni coinvolte, agevolati dagli incarichi ricoperti nel tempo all’interno del Comune di Anzio, e dalle omissioni di due funzionari dello stesso ente locale. Così, nel luglio scorso, su disposizione del giudice delle indagini preliminari presso il tribunale di Velletri, è stato eseguito il sequestro preventivo dell’area di proprietà pubblica e contestato il reato di abuso d’ufficio.


I Finanzieri hanno infine segnalato la sussistenza di un danno all’erario, individuato proprio nell’omesso versamento dei predetti canoni di locazione a favore del Comune di Anzio, alla procura regionale Lazio della Corte dei conti. Sulla scorta di tale comunicazione, la Corte dei conti, a tutela del credito erariale, ha così disposto il sequestro conservativo dei beni personali appartenenti al presidente dell’Associazione culturale “El Deportivo”, nonché delle somme dovute a quest’ultimo da terzi debitori, fino a concorrenza dell’importo contestato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero