Più bus di notte che copriranno anche quartieri interamente nuovi nella mappa dell'Atac come la parte di Aurelia/Massimina o Pisana e corse fino all'alba...
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L'ESTENSIONE
Il progetto prevede in pratica lo sdoppiamento del servizio notturno in due nuove reti: la NTO2 composta da una flotta di bus che proseguiranno le corse fino alle 2 del mattino, e la NTO5 con collegamenti fino alle 5.
La rete NTO2 comprende 46 linee, 14 delle quali prolungano il servizio diurno fino alle ore 2. Nel pacchetto dei bus notturni ci sono linee che sono state progettate per raggiungere le zone Pisana (881), Aurelio-Massimina (246), Quartaccio-Boccea (916), Bufalotta-Cinquina (86), Villaggio Prenestino e Castel Verde (314), Terrazze del Presidente e Giardini di Roma (712), viale Marconi (170), Monti Tiburtini (61), viale Togliatti (451). A queste vanno ad aggiungersi le linee 44, 301, 404, 664.
FINO ALL'ALBA
La rete NTO5 sarà composta da 32 linee: in parte ci sono tratte che attualmente sono definite notturne (ma l'orario sarà prolungato fino alle cinque del mattino), mentre tre sono completamente nuove e serviranno i quartieri Porta di Roma, Ponte di Nona e l'asse di via Prenestina, Fonte Laurentina. Modifiche sono previste poi per le linee N9, N12P e N27 che porteranno il servizio all'interno dei quartieri Ballarin (Tintoretto), Tor Sapienza e Passolombardo mentre per i bus N22 e NMC sono previsti collegamenti con Montesacro e la metro C ai nodi di Termini e Venezia.
NUOVE TRATTE
«La novità di questa rete è quella di captare utenza che è abituata ad utilizzare solo la rete diurna» ha fatto sapere un'esperta dell'Agenzia per la Mobilità. E ha specificato che si «tratta di un test che ci consente di dare effettivamente un servizio nuovo, sperimentarlo e rivedere la rete tra 3, 4, 5 anni».
L'Atac ha parlato di una «rimodulazione del servizio». E per quanto riguarda la sicurezza, ha sottolineato che «il servizio verrà realizzato attraverso l'uso di bus con cabina blindata. Sicuramente l'attenzione nei confronti della sicurezza è fondamentale, non abbiamo altro personale da aggiungere. Adegueremo il presidio territoriale».
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Il Messaggero