Da una parte il caso di Ignazio Marino, dall'altra l'inizio complicato di Virginia Raggi. In mezzo, in alto, la storia di Luigi Petroselli, il sindaco della Capitale di...
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Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Regione, i familiari e collaboratori di Petroselli, l'Ater Roma (rappresentato oggi dal direttore generale Franco Mazzetto), il Comune di Viterbo, dove Petroselli era nato nel 1932, e Laziodisu. «Abbiamo voluto, a 35 anni dalla morte - ha aggiunto ZIngaretti - provare ad avvicinarci alla figura di Petroselli con coerenza. Non solo celebrare o ricordare: così Petroselli entrerà nelle facoltà, con i suoi valori e le sue idee, stimolera gli studenti e le studentesse a preparare dei progetti». E Smeriglio ha aggiunto: «E' un premio in onore di un grande sindaco, combattente, di strada, che ha lasciato un segno vero nelle periferie e nel cuore dei romani».
La sindaca Virginia Raggi ha avuto 'una lunga e cordialè telefonata con Aurelia Sergi, vedova dell'ex primo cittadino della Capitale Luigi Petroselli. Aurelia Sergi subito dopo la tornata elettorale capitolina disse di avere votato per la Raggi. La sindaca ha voluto ricordarne «l'impegno e il senso di responsabilità spesi soprattutto a favore degli esclusi, degli emarginati e del mondo delle periferie». A quanto si apprende, parlando con la vedova dell'ex sindaco, Raggi ha definito l'attività di Petroselli «come esempio per il nuovo governo di Roma e ha sottolineato che intende trarre ispirazione da quella capacità di creare un forte legame con tutta la cittadinanza».
Raggi infine ha assicurato alla signora Sergi che il Campidoglio è disposto ad ospitare il Fondo Petroselli, costituito da volumi, documenti e cimeli appartenuti all'ex primo cittadino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero