Avevano aggredito un ragazzo di Tivoli nella notte di Capodanno a Ovindoli, dopo dieci giorni di indagini sono stati identificati e denunciati tre ragazzi di Castel Madama. Il...
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I tre, secondo le ricostruzioni dei carabinieri della compagnia di Tivoli e della stazione di Ovindoli, si sarebbero accaniti sul ragazzo con calci e pugni, sferrati anche quando era ormai caduto in terra. L’avrebbero poi lasciato dolorante e sanguinante riverso nella centralissima piazza San Rocco, verso le tre di notte. Il giovane, figlio del capogruppo del Pd in consiglio regionale e già primo cittadino tiburtino Marco Vincenzi, è stato costretto a recarsi in ospedale per farsi medicare ferite e fratture riportate. I medici del nosocomio di Tivoli, il San Giovanni Evangelista, gli hanno dato una prognosi di 25 giorni. I militari di Tivoli e Ovindoli, che hanno operato in strettissima collaborazione, avevano dato il via alle indagini già dal 31 dicembre, cominciando subito a raccogliere le testimonianze e ad acquisire i video delle telecamere di sorveglianza della nota località sciistica abruzzese. Dai racconti dei diversi testimoni oculari presenti in quel momento e dalle immagini, i carabinieri hanno appurato che il gruppo era composto da tre persone e, dopo essere risaliti al nome della prima persona ritenuta responsabile del pestaggio, hanno poi identificato e rintracciato anche agli altri due.
Del caso se ne occupano la procura di Avezzano e il tribunale dei Minori de L’Aquila, competenti per territorio.
I giovani denunciati sono tutti e tre di Castel Madama, paese confinante con Tivoli, e tra di loro ci sono due minorenni. Ora, dovranno rispondere di lesioni personali gravissime. «Ringraziamo i carabinieri di Tivoli e di Ovindoli – commenta Giuseppe Baisi, legale della famiglia Vincenzi – per la grande dimostrazione di professionalità. In poco tempo hanno identificato e denunciato i responsabili». Dietro all’aggressione, stando alle ricostruzioni, non ci sarebbero né motivi politici, né altri tipi di screzi, come discussioni per futili motivi o apprezzamenti a qualche ragazza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero