OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Per catturare il pesce spada nel tratto di mare antistante Fiumicino sono giunti sul litorale con i “palangari” dall’isola di Ponza. Da alcune settimane le imbarcazioni di circa 15 metri “Azzurra” e “Uragano” sono impegnate nella cattura dell’animale che in questo periodo dell’anno popola il fondale davanti alla costa del Comune.
«Ogni anno – dice Gennaro Del Prete, presidente della cooperativa Pesca Romana - due delle imbarcazioni che fanno parte della flotta che ormeggia a Ponza stabiliscono il loro quartier generale nella Fossa Traianea e in particolare nel porto-canale di Fiumicino per dedicarsi alla cattura dello spada. Questo particolare tipo di pesca non viene esercitato dai nostri pescherecci che sono dediti soprattutto allo strascico. Il pesce spada non è stanziale ma migra e quindi viene di fatto inseguito da questi natanti attrezzati per la cattura». Che si stanno destreggiando al meglio nell’attività: «Queste speciali imbarcazioni - prosegue - hanno portato a terra una media di 24 quintali di spada alla settimana, da cui deriveranno grossi benefici per l’economia di Fiumicino ma anche della Capitale.
Le spadare operano a 10 miglia dalla costa e su un fondale di circa 800 metri. «Una volta raggiunto il punto dove iniziare l’attività di pesca – precisa con marcato accento napoletano Antonio Romano, comandante del natante “Azzurra” – stendiamo circa 40 chilometri di filo di nailon rinforzato a cui sono collegati dei “filaccioni”, posti a circa 35 metri l’uno dall’altro, al termine dei quali c’è un grosso amo, di circa 10 centimetri. Le esche sono i totani o gli sgombri. Il tratto di mare in cui esercitiamo la cattura del pesce viene segnato dalla presenza di alcuni galleggianti. Quindi iniziamoo a salpare nella speranza che gli spada abbiano abboccato. Ripetiamo l’operazione molte volte durante i due giorni in cui rimaniamo in mare. Sono circa 10 anni che ci trasferiamo a Fiumicino per questo tipo di pesca con un equipaggio di quattro persone. Entro la fine del mese ci sposteremo più a nord del mar Tirreno, perché la migrazione prosegue. Ci spingeremo fino all’isola di Montecristo, il nostro limite. Comunque, il porto di stazionamento, però, resta Fiumicino da dove è possibile distribuire il prodotto, che arriva sul mercato della Capitale dove è notevole la richiesta». Ieri i due pescherecci sono rientrati con 23 esemplari che vengono pesati e trasferiti su un mezzo con cella frigorifera per essere portati al mercato, dove vengono venduti.
Una parte del prodotto finisce nelle pescherie e nei ristoranti di Fiumicino anche se sono pochi i locali dove è possibile apprezzare il sapore dello spada fresco. «La presenza dei pescatori di Ponza è una grossa occasione per la cucina – precisa lo chef Agostino Valente, del ristorante “Borgo Salino” di via Torre Clementina - Sto infatti preparando una sfiziosa tartare di spada con frutta e verdure. Ai clienti intendiamo servire anche tranci alla “cacciatora”, un piatto delizioso per palati sopraffini. Molto apprezzato è anche con pomodorini del “piennolo”, verdura che si trova ai piedi del Vesuvio, condito con il limone».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero