La strage compiuta nelle due Moschee in Nuova Zelanda, i fatti di Macerata e una campagna elettorale per le Europee che si prospetta aggressiva anche sul tema...
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Per questo il CAIL Coordinamento associazioni Islamiche del Lazio che rappresenta circa 20 associazioni e luoghi di culto islamico nelle 5 province laziali, in larga parte di Roma, chiede alle prefetture una maggiore protezione in particolare in vista del prossimo Ramadan.
“Il coordinamento delle Associazioni islamiche del Lazio – si legge nella nota firmata dal coordinatore Giuseppe D’Amico – chiede che venga alzata la soglia di protezione dei musulmani residenti nella regione, almeno presso i punti di ritrovo comunitari, soprattutto in occasione delle preghiere del venerdì nella fascia oraria che va dalle 12 alle 15, nelle sere del mese di Ramadan, e per la Festa di fine Ramadan prevista per i primi di giugno”.
Inoltre lo stesso D’Amico chiede di essere convocato dai prefetti per poter contribuire alla salvaguardia della sicurezza della comunità islamica nella regione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero