Per questo il CAIL Coordinamento associazioni Islamiche del Lazio che rappresenta circa 20 associazioni e luoghi di culto islamico nelle 5 province laziali, in larga parte di Roma, chiede alle prefetture una maggiore protezione in particolare in vista del prossimo Ramadan.
“Il coordinamento delle Associazioni islamiche del Lazio – si legge nella nota firmata dal coordinatore Giuseppe D’Amico – chiede che venga alzata la soglia di protezione dei musulmani residenti nella regione, almeno presso i punti di ritrovo comunitari, soprattutto in occasione delle preghiere del venerdì nella fascia oraria che va dalle 12 alle 15, nelle sere del mese di Ramadan, e per la Festa di fine Ramadan prevista per i primi di giugno”.
Inoltre lo stesso D’Amico chiede di essere convocato dai prefetti per poter contribuire alla salvaguardia della sicurezza della comunità islamica nella regione.
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