Roma, morto ai Parioli, i medici del Sert nel mirino. La ragazza: «Ci amavamo, sono distrutta»

Roma, morto ai Parioli, i medici del Sert nel mirino. La ragazza: «Ci amavamo, sono distrutta»
Poche parole dette a mezza bocca, ripetute ai genitori e riferite agli avvocati. «Ci amavamo, sono distrutta». Emma G. era la fidanzata di Giuseppe De Vito Piscicelli,...

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Poche parole dette a mezza bocca, ripetute ai genitori e riferite agli avvocati. «Ci amavamo, sono distrutta». Emma G. era la fidanzata di Giuseppe De Vito Piscicelli, il ragazzo trovato morto tre giorni fa nella sua camera da letto in appartamento ai Parioli, in via- le di Villa Grazioli. Ora è indagata per omicidio colposo.


Parla attraverso i suoi avvocati, Enrico Modica e Ottavia Sani: «È sotto choc, deve riprendersi, questa coppia si amava profondamente, aveva voglia di stare insieme». Emma, figlia di un famoso storico, è stata l’ultima a vedere vivo Giuseppe. Lunedì mattina, dopo la drammatica notizia, ha postato una foto di un bacio con il suo amore. Si era- no conosciuti in “comunità”, avevano trascorso la notte del 30 aprile, l’ultima, insieme.

Lei è sgattaiolata fuori dall’apparta-mento prima delle 8. Sul petto del ragazzo, la Scientifica ha trovato una scritta fatta con un pennarello: «Mi hai lasciata sola tutta la notte, mi vendicherò». «Era solo uno scherzo, io pensavo che dormisse, sono stravolta», avrebbe detto la ragazza. Dichiarazioni che non sono state messe a verbale dagli agenti del commissariato Salario-Parioli, visto che la giovane, iscritta sul registro degli inda- gati, dovrà essere ascoltata con i legali. Il pm Mario Dovinola la convocherà nei prossimi giorni. Intanto, la Procura ha deciso di acquisire i documenti clinici del Sert di Montesacro, frequentato dalla ragazza.

Al vaglio del pm, la procedura seguita dai medici, che verranno ascoltati come testi. Dai primi risultati dell’autopsia emergerebbe che il giovane sia morto per un cocktail di stupefacenti e farmaci. Accanto al letto gli investigatori hanno trovato alcune boccette di metadone. Le stesse che Emma avrebbe ricevu-to al Sert. Ora, gli inquirenti vogliono capire se i medici le abbiano consegnato una dose eccessiva. Per questo, la Procura acquisirà anche una copia del regola- mento della struttura di assistenza.
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Il Messaggero