«Prendo la pistola e ve la scarico in testa». Prima la richiesta illegittima di denaro per il parcheggio. Poi le minacce di morte in caso di diniego. Così...
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L'AGGRESSIONE
«Se vuoi parcheggiare qui devi pagare». Come ogni volta Michele si era avvicinato al suo «cliente» in maniera decisa, fermandolo mentre si allontanava dal parcheggio dopo aver chiuso la sua auto. Sul momento il cameraman, in zona per effettuare alcuni servizi giornalistici sulla situazione politica, cerca di soprassedere per evitare problemi. Poi, quando le minacce diventano sempre più esplicite, «dammi i soldi o ti spacco la bottiglia in faccia», decide di avvisare le forze dell'ordine con il suo telefono, scatenando ancora di più l'ira del parcheggiatore abusivo: «Infame hai chiamato la polizia». All'arrivo degli agenti del commissariato Trevi -Campo Marzio, il 47enne, invece di calmarsi, alza ancora di più il tiro, aggredendo uno dei poliziotti, che riporta 4 giorni di prognosi per una contusione al gomito sinistro, e minacciando gli altri di morte: «Prendo una nove e ventuno (una pistola ndr) e ve la scarico in testa. Vi metto una bomba in commissariato e saltate tutti in aria». Arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ieri mattina l'uomo, con precedenti specifici, nel corso della convalida d'arresto a piazzale Clodio, ha negato ogni addebito: «Non ho mai detto nulla di simile». La sua versione, però, è stata ritenuta poco credibile dal giudice monocratico che per il posteggiatore abusivo ha disposto l'obbligo di firma quotidiano in attesa del processo. Per il reato di tentata estorsione, invece, il 47enne è stato denunciato a piede libero.
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Il Messaggero