Il lungomare di Ostia si rifa’ il trucco: dopo oltre vent’anni dalla loro scomparsa, tornano le palme lungo la passeggiata centrale. Sono iniziati, infatti, i lavori...
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Più di vent’anni fa il Comune di Roma tentò la medesima operazione di restyling. Nel luglio 1991 si piantarono le prime 300 palme alle quali se ne aggiunsero altre 200. La sperimentazione, però, finì in modo infelice: gli alberi ad uno ad uno si seccarono rapidamente e nel giugno 1995 quelli superstiti vennero espiantati e portati altrove. Una larga parte bruciò nell’incendio di Castelfusano del 2000, le altre distribuite su strade interne di Ostia sono state uccise dall’epidemia di punteruolo rosso. La moria sul lungomare, invece, fu attribuita ad un difetto di irrigazione e per questa ragione diventa determinante il protocollo di manutenzione che dovrà essere adottato sin dai prossimi giorni sulle piante appena messe a dimora.
La washingtonia viene chiamata anche palma californiana perchè il suo uso largheggia lungo i viale frontemare di quella regione statunitense. Insomma, la speranza nascosta è che almeno in termini di paesaggio il lungomare di Ostia possa ricordare tra qualche anno angoli di Malibù e Santa Monica.
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Il Messaggero