Trovata bomba a Palestrina, saranno evacuate 4mila persone

Trovata bomba a Palestrina saranno evacuate 4mila persone
Un ordigno bellico della seconda guerra mondiale è stato ritrovato in un terreno coltivato a Palestrina, in località Torresina, a ridosso della zona 167, un...

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Un ordigno bellico della seconda guerra mondiale è stato ritrovato in un terreno coltivato a Palestrina, in località Torresina, a ridosso della zona 167, un quartiere ad alta densità abitativa. Si tratta di una bomba di aereo da 250 libbre (circa 115 kg), di fabbricazione americana, provvista di due spolette, entrambe armate e in sicurezza. Dopo giorni di incontri riservatissimi, tra il Comune di Palestrina, la Prefettura di Roma e gli ufficiali del VI Reggimento Genio Pionieri, ieri i sindaci di Palestrina e Zagarolo, Mario Moretti e Lorenzo Piazzai, hanno diramato una nota in cui annunciano le imminenti operazioni di messa in sicurezza, che andranno ad interessare ampie fette di territorio di entrambe le città. Come sempre, in circostanze simili, il giorno del disinnesco e della rimozione della bomba sarà necessario evacuare un’area di circa 1,600 metri di raggio che, nel caso specifico, corrisponde ad un bacino di qualche migliaio di cittadini.

L’intenzione del sindaco Moretti, e dell’assessore Sandro Faraglia che lo affianca nell’operazione, è quella di ridurre al massimo il disagio per residenti e per le attività commerciali garantendo, al tempo stesso, condizioni di totale sicurezza. È per questo che i soggetti coinvolti sono al lavoro per individuare la data migliore per effettuare la complessa operazione. «La Prefettura, le Forze dell’ordine e i comuni – sottolineano Moretti e Piazzai - stanno cooperando per risolvere nel più breve tempo possibile la situazione. Nel frattempo carabinieri e polizia locale di Palestrina stanno assicurando la vigilanza fissa del sito per impedire a chiunque di avvicinarsi».

Nei giorni scorsi i militari del genio hanno costruito una struttura di protezione intorno alla bomba, per evitare che eventi atmosferici possano alterarne lo stato di quiete, realizzando anche una barriera di sabbia intorno all’ordigno. Nella giornata di oggi, è previsto l’incontro decisivo in Prefettura per definire i dettagli della bonifica. Contestualmente si lavora per comprendere come la bomba sia venuta alla luce, se durante l’aratura del campo – come afferma chi conosce il proprietario del terreno – o in altro modo. Questioni che verranno chiarite una volta superata la fase attuale di emergenza.
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Il Messaggero