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Roma, palazzo della Provincia: danno da 90 milioni. Corte dei Conti chiude indagine per Raggi, Zingaretti e altri 35
LA LISTA
La cifra potrebbe essere chiesta dai magistrati contabili a 37 tra politici, tecnici, dirigenti e amministratori locali: nei giorni scorsi sono stati tutti quanti raggiunti da un invito a dedurre, che è l’equivalente di un avviso di conclusione delle indagini. Tra loro ci sono anche la sindaca Virginia Raggi - alla guida del Comune e quindi anche della Città Metropolitana - e il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico. Nella lista ci sono anche ex assessori, attuali parlamentari, tecnici. Per il pm Massimo Lasalvia, titolare del fascicolo, il danno per le casse pubbliche è enorme: la torre Parnasi era stata acquistata nel 2012, al prezzo di circa 263 milioni di euro, tramite la costituzione di un fondo presso Bnp Paribas della durata di 3 anni. Uno strumento finanziario che è stato definito dalla Guardia di finanza «complesso e oneroso» e che sarebbe stato amministrato in conflitto d’interessi dalla stessa società di gestione del risparmio - ragionieri e componenti del cda sono stati raggiunti dall’invito a dedurre - che controllava la torre Parnasi. Nel medesimo fondo sono stati fatti confluire anche gli immobili di pregio della Città Metropolitana, a garanzia del prezzo finale.
SQUILIBRIO FINANZIARIO
I problemi erano iniziati subito: fin dal momento dell’istituzione si sarebbe generato uno squilibrio finanziario enorme, mai pareggiato e progressivamente compensato con la vendita all’incanto dei palazzi pubblici, che non è ancora terminata. Gli immobili confluiti nel fondo sono in tutto una ventina. Alla scadenza del contratto - prorogato fino al 31 dicembre 2020 - quelli residui, probabilmente, verranno messi all’asta per ripianare il debito. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero