Roma, palazzo occupato a viale delle Province: gli abusivi blindano il contatore

Se a Spin Time Labs l'elemosiniere del Papa è riuscito, forse con l'aiuto di qualche complice, a ripristinare la corrente, staccata per morosità,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Se a Spin Time Labs l'elemosiniere del Papa è riuscito, forse con l'aiuto di qualche complice, a ripristinare la corrente, staccata per morosità, nell'occupazione di viale delle Province non si corre alcun rischio, in tal senso. Qui, infatti, il contatore è stato letteralmente blindato dagli abusivi, proprio per evitare che la società elettrica potesse interrompere la fornitura.


Il particolare è emerso nei giorni scorsi, dopo che la bolognese Hera, titolare del contratto, ha chiesto al distributore Areti di staccare la luce agli inquilini circa 500 che dal dicembre del 2012 occupano abusivamente l'ex sede Inpdai. Ma quando i tecnici hanno raggiunto l'area del contatore, si sono resi conto che gli abusivi guidati dai Blocchi Precari Metropolitani (Bpm) lo avevano di fatto blindato, con catene e lucchetti. Due i tentativi dei tecnici andati a vuoto. Per questo motivo, Areti secondo quanto si apprende sporgerà ora una denuncia alla Procura della Repubblica.
 

Lo stabile, occupato nel dicembre del 2012, è di proprietà del Fondo Immobili Pubblici, gestito dalla Investire Sgr (la stessa di Spin Time Labs, all'Esquilino). Quando viene occupato, durante il cosiddetto Tsunami Tour dei movimenti di lotta per la casa, era già stato firmato un preliminare per la vendita, del valore di circa 25 milioni di euro.

L'obiettivo era quello di riqualificare la palazzina di 8 piani e uno interrato 12mila metri quadrati totali realizzandovi alloggi privati. Piano naufragato, con la proprietà che, ogni anno, è costretta a versa oltre 130mila euro per Imu e Tasi. E che, nei mesi scorsi, ha anche ricevuto una diffida dai vigili urbani, relativa allo stato di pericolosità dell'edificio, che sarebbe a rischio crollo. Ora l'altra beffa, per la Hera. L'azienda, aveva spiegato nelle settimane passate, «è risultata aggiudicataria della gara pubblica per il servizio di salvaguardia elettrica nella regione Lazio. Tale servizio permette ai clienti che si trovano senza un fornitore di energia elettrica a mercato libero di continuare a ricevere la fornitura, purché regolari nel pagamento delle bollette. Anche lo stabile in questione rientra tra i clienti del servizio di salvaguardia». La morosità, come nel caso di Spin Time, è notevole, visti i 7 anni di mancati pagamenti.


In via di Santa Croce in Gerusalemme, intanto, gli occupanti hanno annunciato che la discoteca abusiva riaprirà il 31 maggio, dopo i lavori per l'insonorizzazione, con il famigerato Rave Amen. Sempre che la Questura non decida di far partire la stretta sui locali abusivi, anche all'interno dei centri sociali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero