«Paga cash e ricevi il tuo sconto personalizzato»: un cartello spunta in un forno nel centro di Roma. L’esperto: «E’ illegale»

Secondo il titolare dell’esercizio commerciale la riduzione è applicabile per i pagamenti sopra i dieci euro. Ecco cosa dice la legge

«Paga cash e ricevi il tuo sconto personalizzato»: un cartello spunta in un forno nel centro di Roma. L’esperto: «E’ illegale»
Colazione con pasticcini oppure l’acquisto di una crostata? E’ possibile, ma attenzione: potreste ricevere uno sconto qualora ciò avvenisse in contanti. Il...

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Colazione con pasticcini oppure l’acquisto di una crostata? E’ possibile, ma attenzione: potreste ricevere uno sconto qualora ciò avvenisse in contanti. Il cartello è apparso  sulla vetrina di un forno nel centro storico della Capitale. E secondo quanto stabilito ( e scritto) dal titolare, la riduzione «è applicabile per i pagamenti sopra i dieci euro». I costi di gestione, le commissioni e il bisogno di liquidità inducono i piccoli negozianti a commettere in un’irregolarità e a rifiutare il pagamento elettronico applicando sconti diretti all’acquisto. Un mix tra stupore e diversi interrogativi. Sarà regolare? L’avvocato Massimiliano Dona, esperto di diritto dei consumatori ha affermato che si tratta di un comportamento «illegale». 

 

Sconto in contanti illegale, ecco perché

«E’ illegale per due motivi: il primo perché eventuali sconti devono essere quantificati in modo dettagliato per evitare favoritismi o disparità di trattamento tra un consumatore e l’altro. Il cartello in questione avrebbe dovuto citare la percentuale predefinita dello sconto. Il secondo motivo, quello più grave, è che un cartello del genera mira a favorire i pagamenti in contanti allo scopo di evitare all’esercente il pagamento delle commissioni bancarie previste in alcuni casi quando si effettua un pagamento con carta di credito o bancomat. E’ tuttavia un comportamento scorretto».

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Quali sono i rischi per il consumatore e per il negoziante?

«I rischi per il consumatore non ce ne sono: può scegliere se pagare in contanti o con carta. Il negoziante, invece, dovrebbe rimuovere quel cartello per le motivazioni già elencate. Lo sconto  non è ben identificato e si tratta di una modalità utilizzata al fine di pregiudicare i pagamenti con carta che devono essere trattati tuttavia alla stregua di quelli in contanti. La polizia municipale o la guardia di finanza dovrebbe chiedere la rimozione di quel cartello». 

Limiti all' utilizzo del contante, cosa dice la legge

Nessuna variazione rispetto allo scorso anno: il tetto per i pagamenti in contanti rimane invariato anche nel 2024. L’utilizzo del denaro contante è ammesso fino a 5.000 euro per ciascun pagamento e per le transazioni seppur prorogate purché nell’arco di sette giorni. Sono previste sanzioni per chi viola la soglia stabilita. Soglia entrata in vigore il primo gennaio del 2023 e non è mai più stata oggetto di modifica. Dal 1°luglio del 2020 e fino al 31 dicembre del 2022 la soglia era fissata a 2.000 euro e il limite è applicato oltre per l'acquisto di beni e servizi tra privati, ma anche per i prestiti tra i parenti.

 

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Il Messaggero