Stop alle riprese di fiction violente a Ostia. Film e serie da Netflix come Suburra e Romanzo Criminale sul litorale romano non sono più graditi. A chiedere di bloccare...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«È necessario - aggiunge Marchesi - rilanciare l’immagine del X Municipio anche attraverso l’esaltazione mediatica delle bellezze storico-culturali presenti ed è per questo che chiediamo al presidente del X Municipio di intervenire presso il Campidoglio e la sindaca Raggi al fine di bloccare fiction e set violenti che mettono a rischio l’immagine di Ostia».
Il riferimento è alle serie che spopolano tra i più giovani. E tornate agli onori delle cronache dopo i colpi di pistola all’Axa, dove è rimasto ferito Manuel Bortuzzo, 19enne promessa del nuoto. Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, i responsabili dell’agguato che si sono costituiti alla Squadra Mobile, si sentivano davvero i protagonisti di un “Romanzo criminale”. «Fiction del genere - conclude Marchesi - potrebbero rappresentare una fonte di ispirazione e di emulazione nei modi e nel linguaggio. E poi Ostia e tutto il X Municipio non meritano di essere rappresentate soltanto in questo modo». La narrazione del litorale visto come la «sub-urbe» non è mai piaciuta ai residenti che già la scorsa estate inviarono una diffida alla Rai a non trasmettere la serie di Netflix “Suburra”. Sullo sfondo il mare di Roma, dove la mala - tra fiction e realtà - si spartisce il traffico di droga e il territorio. Dove gli Spada ci sono davvero e non sono così lontani dagli «zingari» della serie tv. «Se pijamo tutta Ostia e la famo diventà Las Vegas, Aurelià», dicono i criminali delle fiction, alludendo a “waterfront” e alle inchieste legate a “Mondo di Mezzo” che ha travolto il X Municipio. Ma Ostia è anche tanto altro.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero