A Ostia cade il lungomuro. La barriera di abusi e illegalità che ostacola la visuale del mare di Roma ha iniziato ieri a perdere i suoi primi pezzi. Sono partite, infatti,...
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Gli uffici hanno preparato un corposo dossier sul fronte mare. Una radiografia specifica per ognuno dei 71 stabilimenti balneari che sorgono a Ostia. Dopo la stagione dei sequestri, è arrivata quella delle demolizioni. Le operazioni di abbattimento, partite ieri, saranno a spese interamente dei gestori. Il «lungomuro» che da oltre 40 anni impedisce la visuale del mare dalla strada, adesso ha davvero le ore contate. Dopo l'abbattimento delle cabine, si passerà all'eliminazione degli abusi sugli arenili. «Allo stabilimento Elmi spiegano dal X Municipio- si sta procedendo alla rimozione di tutte le strutture che precludono la visuale a mare». Tolti i casotti di legno, con tanto di piatti doccia rimasti al momento sulla sabbia, toccherà al cemento andar via. Il progetto di massima infatti prevede anche la dismissione della ringhiera e degli altri complementi in ferro e acciaio.
LA SVOLTA
Un passaggio storico non solo per Ostia che segna l'inizio di un percorso che dovrà per forza di cose coinvolgere tutti gli altri stabilimenti. E per chi non si allinea, ci penserà il X municipio. La commissione dei tre prefetti, infatti, ha già annunciato che si ricorrerà all'uso delle ruspe per chi non rispetta le regole. ll commissario di Ostia non esclude di procedere con le «demolizioni coatte». I caterpillar faranno il loro ritorno sulle spiagge «se ammette Vulpiani- i gestori degli stabilimenti non si adegueranno alle norme». Intanto, l'abbattimento della serie di cabine fa ben sperare che il lungomare potrà di nuovo tornare a chiamarsi così.
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Il Messaggero