«Buona sera popolo di Ostia», esordisce dal palco di piazza Anco Marzio Monica Picca, la candidata del centrodestra. Ma di questo «popolo», lì tutto...
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SUI PALCHI
L'incertezza del risultato e il rischio di un'astensione record ha tenuto lontano dal litorale romano quasi tutti i leader dei partiti. Ieri sera accanto a Monica Picca c'era soltanto Giorgia Meloni, che ha rimarcato i problemi della città «dopo un anno e mezzo di governo del Movimento Cinquestelle». La presidente di Fdi ha menzionato quindi «le buche», «la Colombo con i limiti a 30 all'ora», «i furti», «i mercati abbandonati». Strizzando un occhio ai balneari che si spartiscono da anni 18 chilometri di costa. «Per alcune licenze ci sono dei problemi, ma molti hanno investito sulle spiagge», è la difesa della leader di Fratelli d'Italia. E dal palco del centrodestra altri ancora si scagliano contro «la riforma Bolkestein» che metterebbe finalmente sul mercato le concessioni. «I grillini sono il Movimento Cinque balle», gli slogan della Picca. «Se sarò eletta - promette - lavorerò per ripristinare nel Municipio X sia il giudice di pace che il Tribunale». E ancora: «Non voglio i voti degli Spada».
A trecento metri di distanza, al comizio grillino, parla la Raggi e promette «l'abbattimento del Lungomuro», cita anche lei le immancabili buche da riparare, dice che «il futuro di Ostia non va separato da quello di Roma». Durante la serata si alternano i parlamentari grillini, da Paola Taverna ad Alessandro Di Battista, mentre Di Pillo dice: «Con noi la criminalità troverà le porte sbarrate».
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Il Messaggero